Il suo arrivo sul mercato globale e sugli store digitali sta spaventando i colossi tecnologici statunitensi e non solo, grazie «all’uso di tecniche di apprendimento avanzato che permettono al modello di “ragionare” in modo autonomo» e chip meno potenti. Il suo nome è DeepSeek, la «promettente startup cinese fondata nel 2023 da Liang Wenfeng e supportata dall’hedge fund High-Flyer di Hangzhou», diventata in pochi giorni un nome di spicco nel mondo dell’intelligenza artificiale.

Come spiega Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, il «fiore all’occhiello» della chat bot è «il modello DeepSeek-R1, lanciato all'inizio del 2025, che ha già fatto parlare di sé grazie alla sua abilità nel risolvere problemi complessi, come il ragionamento matematico e la generazione di codice». Il suo arrivo nello scenario tecnologico mondiale sembra rivoluzionario perché, «nonostante un budget e risorse molto limitati rispetto ai suoi rivali occidentali, DeepSeek-R1 è riuscito a superare alcuni dei più celebri modelli americani, come OpenAI-01, in importanti test di performance». Questo traguardo ha scatenato un’ondata di entusiasmo, ma anche un po' di apprensione, soprattutto tra le aziende tecnologiche statunitensi ed europee, sottolinea il Senior Market Strategist di IG Italia.

Il polso della situazione è dato dai numeri di download sugli store, che mostrano come la popolarità di DeepSeek sia esplosa, conquistando gli utenti globali e diventando l’app gratuita più scaricata sull'App Store in Cina e negli Stati Uniti, superando persino ChatGPT. A ostacolare il suo sviluppo potrebbero esserci però delle sfide, come le leggi cinesi sulla censura, che limitano i modelli di intelligenza artificiale nel trattare temi politici delicati.

(Unioneonline/v.f.)

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