Nonostante l'emergenza coronaviurs, l'Italia evita il downgrade di Standard and Poor's.

L'agenzia di rating ha confermato il rating sul nostro debito sovrano a BBB, mantenendo le prospettive negative. Una bocciatura avrebbe significato un passo verso il rischioso status di "junk". Ovvero "spazzatura".

S&P ha comunque anticipato la possibilità di un taglio al giudizio se il rapporto debito-PIL non riuscisse a tornare su un chiaro percorso discendente nei prossimi 3 anni o in caso di deterioramento del mercato quanto alle condizioni di finanziamento. L'agenzia, inoltre, stima una crescita del debito pubblico lordo italiano al 153% del PIL entro la fine del 2020, con un tasso di disoccupazione in Italia in salita all'11,2% nel 2020. S&P ha anche confermato a BB il rating della Grecia a BB, ma migliorando a positivo - da stabile - l'outlook.

(Unioneonline/l.f.)
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