Il via libera agli aiuti per le compagnie arriva alla vigilia della trasferta a Bruxelles per la continuità aerea.

Venticinque milioni di euro (cinque per il 2023, dieci per il 2024 e dieci per il 2025) di incentivi ai vettori per allargare la rete dei collegamenti nei tre aeroporti sardi, favorendo così l'apertura di nuove rotte tra l'Isola e il resto d'Europa e, in generale, la destagionalizzazione.
Secondo le prime stime, il fondo potrebbe garantire l'apertura di quindici, forse addirittura venti nuove rotte già dall'inizio della prossima stagione aeronautica invernale.

Come? Ogni atterraggio e decollo costa alle compagnie circa mille euro di tasse aeroportuali, che grazie al fondo potrebbero essere dimezzate. Questo stimolerebbe Ryanair, EasyJet, Volotea e le altre sorelle low cost a programmare nuovi collegamenti. 

Ma l'emendamento al collegato approvato ieri non ha nulla a che vedere con il tema di cui il presidente della Regione Christian Solinas e l'assessore Antonio Moro discuteranno oggi a Bruxelles con il commissario europeo dei Trasporti.

Sul tavolo in programma oggi a Bruxelles: «Andiamo a rappresentare le criticità del sistema attuale di continuità legate a una sottostima del traffico dei residenti che ha determinato un numero insufficiente di voli, come è certificato dagli oltre 500 voli aggiuntivi messi in pista dal 17 febbraio al 30 agosto», ha detto Moro. L'altra criticità riguarda la tariffa: «È inconcepibile che si sia passati da una tariffa unica a una libera nella piena disponibilità delle politiche di prezzo delle compagnie che non esitano a speculare in particolari momenti dell'anno come quello estivo».

(ro. mu.)

L’articolo completo su L’Unione Sarda in edicola

© Riproduzione riservata