Continua il crollo del prezzo del petrolio, complici l'aumento della produzione e le sanzioni Usa all'Iran
Mercato sbilanciato a favore dell'offertaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A influire sulla discesa del prezzo del petrolio, con flessioni dello 0,6% solo nelle ultime ore, contribuiscono sia l'aumento delle scorte sia la politica messa in atto dall'amministrazione Trump contro l'Iran.
Per gli analisti, il quadro è quello di un eccesso dell'offerta, dato anche dalla presenza sul mercato del greggio iraniano pre-sanzioni.
E l'annuncio del Presidente Usa di nuovi interventi contro gli iraniani contribuisce a mantenere incerta la situazione, con il prezzo dell'oro nero che oscilla tra i 70 e gli 80 dollari al barile, nonostante le esportazioni di Teheran si siano più che dimezzate dall'inizio del 2018.
Nodo iraniano a parte, a contribuire al calo del prezzo petrolifero sta contribuendo anche l'aumento di produzione di altri Paesi come Russia e Arabia Saudita.
(Unioneonline/b.m.)