Consorzi industriali, dalla Regione Sardegna 10 milioni per la riqualificazione delle aree
Cinque milioni per il 2023 e altrettanti per il 2024 con obiettivo la realizzazione di importanti infrastruttureDieci milioni di euro – 5 per ciascuno degli anni 2023 e 2024 – è lo stanziamento della Giunta regionale della Sardegna a favore dei Consorzi industriali per la realizzazione di infrastrutture nelle aree di loro pertinenza.
«Negli ultimi anni – spiega l’assessora all’Industria Anita Pili – i Consorzi industriali provinciali hanno più volte formulato richieste di finanziamento per l’infrastrutturazione delle loro aree industriali. Già nel corso del 2020, in un’ottica di miglioramento della qualità e della competitività complessiva del sistema delle imprese operanti all’interno degli agglomerati industriali, per consentire ai Consorzi di presentare le domande di sovvenzione, l’Assessorato ha predisposto un bando che ha riscosso un grande interesse, vista la partecipazione alla procedura di finanziamento di sei Consorzi Industriali Provinciali sugli otto presenti in Sardegna, con conseguente totale assegnazione delle risorse finanziarie messe a disposizione».
Nonostante ciò «i soggetti gestori delle aree industriali – prosegue Pili – continuano a manifestare la necessità di prevedere un ulteriore rafforzamento delle potenzialità e della riqualificazione delle aree industriali e produttive con la realizzazione di nuove infrastrutture e servizi o mediante l’adeguamento delle infrastrutture già presenti».
Nel secondo semestre del 2022, l’Assessorato ha così avviato una ricognizione per definire gli interventi ritenuti prioritari dagli otto Consorzi e il relativo fabbisogno finanziario.
«Per garantire la sostenibilità ambientale, mantenere e rafforzare i vincoli di coesione sociale all'interno del territorio – la conclusione di Pili – è necessario accompagnare i Consorzi nella delicata attività di soggetti preposti alla gestione della Zes, la Zona economica speciale, di recente costituzione in Sardegna, che vede appunto in prima linea i Consorzi industriali provinciali».
(Unioneonline/v.l.)