La rivoluzione digitale investe il mondo dei concorsi pubblici e a sperare è anche la Sardegna. La riforma Brunetta è infatti diventata legge dando il via a procedure rapide per la selezione di nuovo personale da smistare nelle amministrazioni centrali e locali di tutta Italia. Isola compresa. Il messaggio mandato dal ministro Renato Brunetta è stato chiaro: «Digitalizzazione dei concorsi, snellimento delle procedure di selezione e valorizzazione delle competenze saranno i capisaldi del servizio pubblico del futuro». Un programma ambizioso che partirà in un momento di emergenza sanitaria, ma entrerà a regime con grandissime novità. La prima delle quali sarà l'addio a carta e penna per le prove scritte. Le prossime selezioni saranno infatti svolte esclusivamente in digitale e garantiranno l'assunzione di oltre 12mila figure da spalmare su tutto lo Stivale. Motivo più che sufficiente per far contenti anche i sindacati sardi, ora pronti a pungolare la Regione affinché la rivoluzione non escluda l'Isola. Potenzialità «Valutiamo positivamente la volontà di sbloccare i concorsi pubblici ormai fermi da troppo tempo, complice anche la pandemia», commenta la Segreteria regionale della Uil Fpl, Fulvia Murru. «Occorre infatti garantire il turnover e servono assunzioni soprattutto nei settori che si sono maggiormente svuotati negli ultimi dieci anni, come gli Enti Locali e la Sanità».

Secondo la sindacalista «bisogna fare in modo che si semplifichino le procedure di accesso così da velocizzare i concorsi e le selezioni». E poi basta con le incertezze a vita: «Dopo anni di servizio tanti sono i precari che aspettano i concorsi o provvedimenti legislativi ad hoc».

La strada secondo la Uil è quella giusta: «Siamo sempre più convinti che il concorso sia per il nostro Paese il metodo migliore di selezione del personale e devono essere sempre rispettati i criteri di meritocrazia e di competenza. La pubblica amministrazione innovata e digitalizzata può in questo modo diventare il motore di sviluppo per il nostro Paese e della nostra Isola». Carenze Davide Paderi, numero uno della Cisl Fp non nasconde le grandi aspettative poste sulla riforma: «La norma sullo sblocco dei concorsi pubblici del Ministro Brunetta, con 12.000 assunzioni, procedure brevi e modalità innovative, rappresenta un elemento positivo che deve interessare anche la Sardegna. Questo soprattutto per alcuni settori pubblici specifici indeboliti dal mancato turn over e dai pensionamenti».

Le indiscrezioni per l'Isola sono incoraggianti: dai concorsi potrebbero infatti arrivare nuove risorse umane nel Ministero del Lavoro, nella Giustizia e nella Cultura. «Mentre occorre presidiare con grande attenzione il Concorso Sud, con un ingresso importante di tecnici qualificati», sottolinea Paderi. Per il sindacato, tuttavia, occorre «estendere i concorsi a tutte le professionalità carenti, non solo tecniche e si rinnova l'appello alla Regione affinché vi sia un forte pressing autorevole verso il Governo e che la stessa amministrazione locale non rimanga indietro con l'urgente piano di concorsi e assunzioni che può fare in autonomia».

Luca Mascia

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