Con lo stop al Superbonus in Sardegna 7mila posti di lavoro a rischio
Le stime di Confartigianato, appello del Pd sardo al centrodestra. Il governo studia una soluzione ad hocPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Con lo stop al Superbonus il settore dell’edilizia in Sardegna vede a rischio oltre 3.100 posti di lavoro diretti, oltre 7mila se si contano anche i lavoratori dell’indotto.
Le stime di Confartigianato Sardegna bastano a far saltare sulla sedia Giuseppe Meloni, consigliere regionale Pd, che chiede un intervento dei parlamentari sardi di centrodestra: «Non si può lasciare tutto un comparto senza certezze dall'oggi al domani mettendo a rischio migliaia di imprese e di lavoratori; che servano modifiche all'impianto normativo è indubbio ma lo è altrettanto la necessità di svecchiare, in un'ottica di efficientamento energetico, il patrimonio immobiliare italiano e sardo», afferma l’esponente dem».
Migliaia di interventi non completati verrebbero interrotti senza un immediato intervento, «causando il crollo di un comparto produttivo primario per il Paese e per la nostra regione», continua Meloni. «Non mi pare di aver sentito i parlamentari sardi di maggioranza esprimersi a favore della proroga richiesta a gran voce dalle imprese e dai cittadini, e sarebbe urgente lo facessero, a difesa della nostra economia già sofferente».
Il governo intanto sta studiando una soluzione ad hoc: la proposta, secondo quanto viene riferito da fonti di maggioranza, dovrebbe contenere la Sal (stato di avanzamento dei lavori) straordinaria per chi ha completato almeno il 70% dei lavori entro il 2023 e che può così usufruire, per la parte ultimata, dell'agevolazione del 110%. Niente proroghe, dunque, ma una uscita ordinata dall'agevolazione come chiesto da più parti della maggioranza a partire da FI.
(Unioneonline/L)