Il presidio dei lavoratori di Porto Torres davanti a Villa Devoto è terminato nel primo pomeriggio, dopo che una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dal presidente della Regione Christian Solinas.

Qualche rassicurazione sul futuro della chimica verde, ma per ora i sindacati sospendono il giudizio: "Solinas ci ha spiegato di essere pronto a inviare una nota alla presidenza del Consiglio dei ministri e di avere intenzione di convocare la cabina di regia ferma da tanto tempo - spiega Massimiliano Muretti, segretario generale Cgil con delega all'Industria - È lo strumento che dovrebbe rimettere in moto il percorso della chimica verde in Sardegna perché coinvolge non solo le parti sociali, ma anche le aziende e i rappresentati dei ministeri coinvolti".

Moderato ottimismo, ma il 14 marzo, in occasione di una riunione congiunta dei consigli comunali del Sassarese sulla vertenza industria - spiegano i sindacati - si farà il "tagliando". "Solinas ha garantito che ci sarà - continua Muretti - e in quell'occasione vedremo se sono state intraprese tutte le iniziative utili e fondamentali per far decollare la chimica verde in Sardegna". 

LE PAROLE DI SOLINAS – "La Regione lotterà con i lavoratori del polo di Porto Torres per ottenere dal Governo e dall'Eni il rispetto degli impegni assunti per il rilancio del territorio e per le iniziative legate alla chimica verde, che possono rappresentare per l'area industriale una grande prospettiva di sviluppo e di salvaguardia dell'occupazione”. Così il Presidente della Regione Christian Solinas dopo l’incontro a Villa Devoto con la delegazione dei lavoratori e dei sindaci del territorio. “La Regione è dalla vostra parte –  ha detto il Presidente – e i ritardi accumulati in questi anni da parte di Eni e dello stesso Governo nazionale non sono più tollerabili. Non abbiamo avuto fino ad ora, ha detto il Presidente, interlocutori leali e affidabili”.

“È il momento di amplificare le nostre rivendicazioni – ha aggiunto – Per questo, convocherò immediatamente la cabina di regia con la presenza del Governo ed invierò una lettera al Presidente Draghi per sollecitare il suo intervento al fine di sbloccare una situazione non più accettabile”. “Al Governo – ha detto ancora il presidente Solinas – chiedo impegni precisi e tempi certi”.

Il Presidente Solinas si è impegnato a sottoscrivere ogni azione di lotta dei lavoratori e dei sindaci “in una vertenza –  ha detto – che interessa non solo Porto Torres ma l'intera Sardegna, dove il disimpegno di Eni è palpabile anche in altre realtà”.

“È necessario oggi – ha proseguito Solinas – anche per la congiuntura internazionale in atto, realizzare un programma organico di interventi che tracci un disegno più ampio che abbracci l'intera Sardegna”.

(Unioneonline/v.l.)

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