No alla cessione, a qualsiasi titolo, dell’aeroporto di Elmas. È questa la posizione di Federalberghi Sud Sardegna espressa nelle parole del suo presidente, Fausto Mura.

“In un'Isola parlare di turismo senza parlare dei trasporti è inutile e dannoso: le infrastrutture dei trasporti sono fondamentali per la sopravvivenza dell'industria turistica”, spiega Mura che aggiunge: “L'aeroporto di Cagliari è l'unica porta per lo sviluppo del Sud Sardegna. Il traffico marittimo passeggeri è risibile, a confronto. Il rapporto tra il Sud Sardegna e il suo aeroporto non è paragonabile a nessun'altra circostanza che non abbia le stesse caratteristiche di isolamento sociale ed economico. E per queste caratteristiche rappresenta un unicum. Che sia sbagliato non è un'opinione: basta guardare gli asset degli aeroporti delle isole del Mediterraneo nostre competitor per rendersene conto”.

Il presidente sottolinea inoltre che la Sardegna “non ha compagnie aeree, non ha vettori di merci, non ha una scuola di volo, non ha una scuola di manager dei trasporti. È un'Isola senza marinai, senza navi, senza aerei e senza comandanti. L'unica cosa che abbiamo nell'ambito della filiera dei trasporti sono gli aeroporti, e l'unico aeroporto a gestione pubblica della Sardegna (e il più importante) è proprio l'aeroporto di Cagliari”.

Ecco quindi la presa di posizione: “La Camera di Commercio di Cagliari vuole cedere ad un fondo speculativo che ha solo scopo di lucro l'unica leva di ingresso di tutta l'economia del Sud Sardegna. Per il Sud Sardegna l'aeroporto è tutto, mentre per un fondo americano come Blackrock da 9.500 miliardi di dollari o come per la società milanese F2i l'aeroporto di Cagliari è poco o niente. Ovviamente questa non può essere una scelta economica, visto l'elenco degli utili che la Sogaer SPA ha collezionato negli ultimi 10 anni: in media 2 milioni di euro netti annui. L'aeroporto di Cagliari è sicuramente l'asset più prezioso della Camera di Commercio di Cagliari e Oristano e di tutto il Sud Sardegna. Sicuramente non conviene alla Cciaa e soprattutto non conviene ai sardi e alla Sardegna visto che altre isole con capacità aeroportuali decine di volte superiori alle nostre hanno scelto il contrario: Baleari e Canarie per prime”. Infine, l’esempio della Grecia: “Ci ha insegnato che le infrastrutture di trasporto sono le colonizzazioni più appetibili. Dopo la nota crisi dal 2017 gli aeroporti greci sono in mano a società tedesche e i porti a società cinesi. I veri azionisti dell'aeroporto di Cagliari sono tutti i soci della Camera di Commercio di Cagliari e Oristano, cioè tutti gli iscritti alla Cciaa e tutti gli abitanti del Sud Sardegna: ma gli aventi causa non sono stati coinvolti”.

(Unioneonline/s.s.)

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