Caro energia, Confartigianato Sardegna: “Bollette alle stelle per famiglie e imprese”
Nell’Isola l’aumento tocca il 75 per cento in più rispetto all'anno scorsoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’aumento del costo delle bollette tocca in Sardegna il 75 per cento rispetto al 2021. Una stima fornita da Confartigianato Sardegna che lancia l’allarme anche sul credito d’imposta: “L’economia rischia di collassare per colpa dei documenti richiesti: è urgente semplificare”.
Imprese e famiglie sarde hanno affrontato, considerando agosto, un incremento dei prezzi di elettricità, gas e altri combustibili pari in media al 75,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’aumento maggiore è stato registrato a Olbia-Tempio con +73,6%; seguono la provincia di Sassari con +64,7% e Cagliari con +66,4%.
“L’ennesimo aumento dei costi energetici annunciati da questo mese ci pone davanti a un’emergenza senza precedenti perché rischiamo una vera e propria catastrofe economica e imprenditoriale – dicono Maria Amelia Lai e Daniele Serra, presidente e segretario di Confartigianato Sardegna - Il prossimo Esecutivo deve intervenire subito perché migliaia di attività potrebbero chiudere. Se lo Stato non ha le risorse è indispensabile utilizzare i fondi europei per
calmierare subito il costo delle bollette”.
L’altra urgenza riguarda la richiesta di intervento “sulla composizione tariffaria con una misura strutturale di riduzione degli oneri generali in bolletta e il loro finanziamento mediante altre forme di gettito. Non possiamo affrontare l’autunno e l’inverno con il rischio che il caro bolletta ci porti verso una nuova recessione, dopo le fatiche che il sistema produttivo sta facendo per cercare di ‘rimanere aperto’”.
Lai e Serra aggiungono ancora: “Se da una parte il Governo ha introdotto un meccanismo attraverso cui la singola impresa può accedere a un credito d'imposta, dall’altra c’è un meccanismo con procedure enormemente complesse e discriminatorie verso una buona parte di piccole aziende che non hanno i requisiti per accedervi ma che subiscono anch’esse
rincari allucinanti”.
“Per richiedere il credito d'imposta, infatti, vengono richiesti troppi documenti e sono troppo complessi i calcoli, una vera follia burocratica: la procedura è estenuante e, soprattutto, l’impresa deve prima pagare le fatture per scontarsi solo successivamente il proprio credito entro fine anno”.
(Unioneonline/s.s.)