Ci mancavano soltanto le gelate dei giorni scorsi per dare il colpo di grazia alla filiera del carciofo spinoso del Sulcis.

È stata la grande speranza degli anni '90: l'industria verde che avrebbe fatto da contraltare a fabbriche e ciminiere.

Razza pregiata, quella dello spinoso del Sulcis.

A Milano, nel più grande mercato all'ingrosso d'Italia, faceva faville.

Venticinque anni dopo, il carciofo del Sulcis ha fatto flop. Gli ettari a carciofeto sono scesi in picchiata (meno di trecento) insieme all'occupazione (da duemila a non più di cento stagionali). Gli stabilimenti hanno spento le macchine e chiuso i cancelli.

È rimasta una sola cooperativa con una cinquantina di soci. Il miracolo verde è svanito. «Colpa della crisi e della concorrenza», è il parere di Giuseppe Marras che ha guidato per anni la Sulcis Agricola, una delle due grandi coop del carciofo.

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