Una notizia cattiva e una buona. La Cna Alimentare della Sardegna parla di una "Caporetto" per il periodo pasquale. "Quello che per molte aziende isolane è normalmente fondamentale per far quadrare il fatturato sarà quest'anno il simbolo di un dramma finanziario e occupazionale, di cui non tarderanno a vedersi gli effetti. Saranno infatti cancellati migliaia di ordini: dalle pardule alla colomba pasquale, dalle uova di cioccolato alla pasticceria fresca. Ma anche tanti altri prodotti che solitamente finiscono sulle tavole durante le festività".

La buona notizia riguarda invece pizzerie, rosticcerie, paninoteche e altre attività di ristorazione che potranno regolarmente continuare il proprio servizio di asporto purché le consegne seguano le regole previste dal Governo e vengano utilizzati tutti i dispositivi di sicurezza e anti-contagio.

Maria Antonietta Dessì, responsabile regionale della Cna Alimentare, spiega: "Il decreto lascia alle imprese alimentari la possibilità di continuare ad effettuare l'asporto e la consegna a domicilio, così come già previsto nel Dpcm dell'11 marzo. Si tratta di un'apertura importantissima, sia per le nostre imprese, alle quali è data la possibilità di operare comunque in una fase difficilissima sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista sanitario. Ma in più si garantisce un servizio prezioso alla cittadinanza: privare chi oggi sta lavorando a pieno ritmo di un ulteriore supporto con la possibilità di acquistare cibi a domicilio sarebbe un grave problema".
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