Una nuova legge regionale per fare chiarezza sulle aree di sosta destinate ai camper e che prevede, fra l’altro, contributi per i Comuni che vorranno realizzare siti attrezzati.

«Con la delibera di Giunta dello scorso mese di ottobre – spiega la consigliera del gruppo Misto Sara Canu, prima firmataria della legge – la Sardegna avrà un ruolo sempre più importante in questa particolare tipologia di turismo sostenibile, a basso costo, aperto ai territori e in grado di superare la stagionalità estiva». 

Il nuovo bando della Regione, spiega Canu, assegna un contributo complessivo di 1,5 milioni di euro per gli anni 2022 e 2023 ai Comuni che presenteranno progetti in questo settore, sia per riqualificare aree esistenti (fino ad un massimo di 15mila euro), sia per realizzarne di nuove (in questo caso la “soglia” sale fino a 50mila euro).

Per la Sardegna si tratta di un’opportunità significativa, ha concluso la consigliera, per allargare e consolidare l’offerta turistica con «una proposta nuova e sino ad oggi considerata a torto “minore”, ma rivolta invece ad una vasta utenza nazionale e internazionale».

«Siamo molto soddisfatti – ha aggiunto il presidente dell’associazione regionale Camperisti sardi, Gigi Pambira – perché il settore del turismo all’aria aperta, in realtà, è in tutto e per tutto “l’approdo terrestre” di chi sceglie, non solo d’estate, di trascorre un periodo di vacanza in Sardegna. È un turismo con prospettive molto interessanti che però per svilupparsi ha bisogno di servizi di qualità e comunque, già oggi, ha raggiunto in Italia numeri considerevoli: 3,5 miliardi di fatturato, 8 milioni di presenze italiane e straniere, 60 milioni di pernottamenti».

In Sardegna, ha detto ancora Pambira, «non abbiamo cifre esatte, ma quest’estate sono sbarcati in Sardegna circa 65.000 camper fra Porto Torres ed Olbia ed i camperisti sardi sono almeno 5.000. La nuova legge, anzi, secondo noi consentirà a questo comparto di crescere in modo ordinato e capillare su tutto il territorio regionale, magari mettendo in rete tutte le strutture e collegandole con altre componenti dell’offerta turistica (natura, coltura, agroalimentare etc)».

Il Sindaco di Esterzili Renato Melis, infine, ha parlato degli «ottimi risultati» della sua esperienza, relativa ad un sito di 1000 metri quadrati e 10 postazioni. «Grazie alla legge riqualificheremo la struttura – ha affermato – prevedendo nuovi servizi come la fornitura di energia e spazi di accoglienza per gli animali». «È un modo – la conclusione – per inserire anche i piccoli Comuni nel circuito turistico».

(Unioneonline/v.l.)

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