Le proteste dei ricciai non sono servite a nulla. Il ministero ha detto no alla pesca dei ricci all'interno dell'Area marina protetta del Sinis. Una brutta notizia per tuti gli operatori di Cabras che attendevano di poter lavorare nel loro mare dove da sempre gli esemplari sono più pregiati. Ma anche per evitare di popolare tutti lo stesso specchio d'acqua del Sinis, e cioè Su Pallosu.

Con una nota indirizzata al Comune di Cabras, alla Regione, alla Capitaneria di Porto e al Prefetto di Oristano, il ministero dell'Ambiente che regola il parco marino ha trasmesso il non accoglimento della richiesta di deroga presentata dal sindaco Andrea Abis al divieto di pesca del riccio nella riserva del Sinis. La richiesta di deroga per la stagione di pesca presentata dall'amministrazione comunale non è stata accolta in quanto non sussistono le condizioni ambientali adatte per garantire la sopravvivenza della specie, che risulta in una situazione di estremo allarme nonostante l'assenza di prelievo nell'ultimo anno. Tutta colpa dei dati emersi dal monitoraggio effettuato per conto dell'Area marina dal Cnr. Il numero degli esemplari infatti, nonostante lo stop alla raccolta dello scorso anno, non è aumentato.
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