Nel giorno in cui la Commissione europea ha lanciato un altro monito all'Italia, chiedendo una manovra correttiva dei conti pubblici entro aprile, Piazza Affari ha chiuso la seduta di Borsa in maglia nera.

Tra i principali listini europei, infatti, solo Milano è finita in perdita (-0,83%, sotto quota 19mila punti), mentre Londra (+0,38%), Francoforte (+0,26%) e Parigi (+0,15%) hanno messo a segno lievi rialzi.

Ancora una volta, il Ftse Mib è stato appesantito dalle performance negative di banche e risparmio gestito. Le vendite hanno colpito in particolare Banco Bpm (di nuovo peggior titolo, con -4,24%), Bper (-3,82%), Mediobanca (-3,36%), Banca Mediolanum (-3,19%) e Azimut (-2,94%).

Ma sono andati in rosso anche i titoli del comparto oil, tra cui Saipem (che ha perso il 3,46%) e Eni (-1,5%).

Gli acquisti hanno invece premiato soprattutto Stmicroelectronics (+2,84%, in scia ai buoni giudizi degli analisti sulle previsioni 2017). Bene anche Salvatore Ferragamo (+1,1%) e Cnh Industrial (+0,7%).

Sul fronte dei titoli governativi, dopo aver toccato quota 200, lo spread tra Btp e Bund tedesco si è allargato a 193 punti base, con il tasso del decennale italiano al 2,22% sul mercato secondario.
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