"È il primo letto in sughero al mondo capace di migliorare la qualità del sonno". Per Matteo Congiu, l'inventore, è questa la caratteristica principale di "Bisu".

Designer, 28enne di Senorbì, Matteo lo presenterà alla London Design Fair 2018, nella capitale britannica, dal 20 al 23 settembre prossimo. Origini interamente isolane a partire dal nome: OTQ Design, da "ottigu", ovvero sughero in campidanese, ai materiali che "uniscono la tradizione, la mia storia e le mie esperienze", spiega il giovane.

Laureato all'Istituto di design di Cagliari in "product design", ha vinto una borsa di studio per un master allo Ied di Milano, e lì ha lavorato per due anni come docente e assistente. "Poi però il richiamo sardo era fortissimo e sono tornato".

E ha creato una sua azienda?

"Sono figlio di imprenditori che lavorano nel settore degli infissi in legno, quindi ho creato la mia impresa all'interno di quella di famiglia per mettere a frutto la mia esperienza fatta nella penisola".

L'ha chiamata Otq...

"È l'abbreviazione di Ottigu, sughero in sardo campidanese. Ho scelto questo nome proprio per richiamare le mie origini. Voglio che sia chiaro che vengo dalla Sardegna, la mia Terra".

A chi si rivolge con la sua attività?

"L'idea è quella dei mercati internazionali, in particolare Regno Unito, Svizzera ed Emirati Arabi. Ma è chiaro che se avremo richieste in Italia non ci tireremo indietro, anzi...".

Il letto è già in commercio?

"Sì ma non nei canali tradizionali, non abbiamo showroom. Dopo un corso di export manager ho studiato i mercati e deciso di cominciare col nord Europa, da qui la presentazione a Londra, ma non vedo l'ora che Bisu sia utilizzato anche in Sardegna".

Nel nord del Vecchio Continente sono più aperti ai prodotti innovativi?

"Sono più attenti a certi elementi, ai materiali green e ai prodotti sostenibili. Lo si vede anche dalle loro case, che sono in prevalenza in legno. Sono un po' la mia fonte di ispirazione perché riflettono l'idea che ho io: quando acquistiamo qualcosa dobbiamo considerare non solo l'aspetto estetico ma anche i materiali usati".

È anallergico?

"Direi di sì. Ogni giorno sentiamo di allergie delle quali non conosciamo l'origine, poi scopriamo che a volte dipendono dal nichel o da altre sostanze presenti nelle strutture dei letti o degli arredamenti".

Quali sono le altre caratteristiche?

"Innanzitutto è sardo, come l'azienda che ho fondato, e come me. Ha proprietà antibatteriche, isolanti, antistatiche e antimagnetiche".

Che significa?

"Che dormire su Bisu consente di migliorare la qualità del sonno, allontanando onde elettrostatiche generate non solo dagli elementi metallici e chimici che spesso troviamo nelle strutture dei letti, ma anche dagli smartphone, per esempio, e dagli apparecchi elettronici".

Un sonno migliore garantito, quindi.

"Tutti noi sappiamo che se non riposiamo bene non possiamo vivere bene. Il riposo è importantissimo e per affrontare la giornata dobbiamo aver dormito in modo soddisfacente. Una struttura in sughero consente di avere intorno una sorta di aura protettiva, che elimina tutti gli agenti esterni negativi. Ci sono degli studi che ho effettuato per capire queste dinamiche".

È accessibile a tutti?

"Costa sui 6-7mila euro, e sono tutti pezzi unici o personalizzabili".

Qual è il suo obiettivo?

"Promuovere questa mia creazione ma anche fare nascere un vero e proprio network con altri designer e altre figure professionali per realizzare una sorta di eccellenze di Sardegna".

Il sughero da dove arriva?

"Principalmente da due zone: nord dell'Isola, nell'area di Tempio Pausania, e anche centro. Non è semplice trovare questo materiale".

Come mai?

"Il sughero proveniente dalla Sardegna, che è insieme al Portogallo il luogo in cui c'è la più grande produzione, viene usato più che altro per i tappi delle bottiglie. Io ho difficoltà a reperire le quantità che mi servono, a trovare un'azienda che vada oltre il tappo e che abbia sede nell'Isola".

Chi apprezzerà la sua creazione?

"I dati ci dicono donne in gran parte, però sono sempre più gli uomini che danno grande importanza ai complementi d'arredo. Stanno attenti a ciò che comprano, ai materiali, e sanno anche quanto sia importante dormire bene. L'uomo che tornava a casa e non si occupava di altro non esiste più, ora guarda alla qualità della propria vita, e sa che se dorme male si sveglierà già stanco".

Lei l'ha provato?

"Io sono il primo consumatore del mio prodotto. Magari all'inizio si verifica un effetto che possiamo chiamare placebo, ma a lungo andare ci si rende conto dei benefici. Aprire gli occhi e interfacciarsi con un oggetto che coinvolge tutti i sensi, che è caldo in inverno e fresco in estate, e soprattutto che ha un certo profumo non può fare che bene. Il letto poi ha diverse certificazioni, da quella antistatica a quella sulla struttura, insomma si riposa in un modo diverso".

Bisu è "sogno" in sardo, ma i francesi potrebbero chiamarlo "bisou", ossia bacio...

"Mi piace, mi fa pensare al bacio della buona notte".

Sabrina Schiesaro

(Unioneonline)
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