Il biliardino è come le slot machine, va tassato anche se è ad utilizzo gratuito. 

I balneari (il biliardino è molto utilizzato nei lidi) sono sul piede di guerra: “Le multe sono già partite”, denuncia Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari (Sib). 

“Siamo alla follia - sottolinea -, il calcio balilla come il videopoker”.

“Tutti – spiega Capacchione – sono tenuti a denunciare all’Agenzia delle Dogane calcio balilla, ping pong e flipper, anche se gratuiti, e si deve attendere l’autorizzazione per metterli in esercizio. In attesa, per ogni biliardino la sanzione è di 4mila euro”.

Il tam tam sui social è partito e i titolari degli stabilimenti sono pronti a togliere uno dei giochi da spiaggia preferiti per non incappare in sanzioni.

La norma, spiega Sib, tocca anche “oratori e associazioni no profit, dove il biliardino è spesso messo a disposizione gratuitamente”.

L’AGENZIA DELLE DOGANE

Il direttore generale dell'Agenzia delle Dogane, Marcello Minenna, chiarisce che questa imposta “esiste da quasi 20 anni”, che “chi mette questi biliardini versa un fisso di una decina di euro al mese”, ma “non è stato dato mandato agli uffici ispettivi di effettuare verifiche perché siamo in un periodo transitorio”.

Il punto dello scontro è su una nuova norma che cambierebbe le condizioni per chi ha giochi che non danno premi in denaro. “L'agenzia - spiega Minenna - ha semplificato un obbligo di legge del 2012 in una semplicissima autocertificazione", si tratta della “disciplina del 2012, che purtroppo a seguito del lockdown è entrata in vigore, una norma che era dormiente è diventata operativa”.

Questi giochi, aggiunge, “devono rispettare delle regole tecniche” che sono sul sito dell'Agenzia, quindi “perché uno non fa un'autocertificazione che rispetta quelle regole tecniche? Delle due l'una: o si è dimenticato, e abbiamo rivisto la riapertura dei termini, o quel biliardino non rispetta le caratteristiche tecniche e qualcuno si potrebbe fare male”.

(Unioneonline/L)

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