Scatta lo sciopero dei benzinai, la proposta: «Ridurlo a un solo giorno». I gestori si dividono
Stop confermato anche dopo la trattativa di emergenza con il ministro UrsoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Scatta la sciopero dei benzinai, confermato anche dopo la riunione fra il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e i rappresentanti dei gestori dei carburanti che hanno proclamato lo stop di 48 ore a partire da stasera su strade e autostrade. Ore che forse saranno ridotte a 24, anche se i benzinai sulla durata si dividono.
A quanto si apprende la presidenza nazionale Faib Confesercenti, riunita d’urgenza, «ha valutato e ritenuto positive le aperture presentate e già formalizzate con un emendamento al decreto legge». «In particolare – spiega Faib - ci sembra un risultato importante la significativa riduzione delle sanzioni, la razionalizzazione della cartellonistica sugli impianti, la rapida convocazione di un tavolo di filiera per affrontare gli annosi problemi del settore, a partire dall’illegalità contrattuale e dal taglio dei costi per le transazioni elettroniche».
Quindi «in segno di apprezzamento del lavoro svolto dal Ministro e dai suoi collaboratori, e con l’obiettivo di ridurre il disagio alla cittadinanza, la presidenza Faib ha dunque deciso di ridurre a un solo giorno la mobilitazione. La decisione verrà presentata alla riunione di coordinamento con le altre sigle, fissata per domani mattina, mercoledì 25 gennaio».
Le organizzazioni Faib, Fegica e Figisc-Anisa, contrarie alle misure del decreto Trasparenza sui prezzi di benzina e gasolio, nell'arco delle tre riunioni (una a palazzo Chigi e due al Mimit) avevano sospeso lo sciopero poi confermato nonostante un'apertura di Urso con un allentamento del provvedimento. Ma si sono sempre dette pronte a revocare lo stop di fronte ad una proposta convincente, anche all'ultimo minuto prima della chiusura.
(Unioneonline/v.l.)