"Un aumento dei tassi a breve termine non risolverebbe automaticamente i problemi su prezzi energetici e forniture".

Lo ha dichiarato Christine Lagarde, nel suo intervento nel corso dell’audizione alla commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento europeo.

Di fronte al costante aumento dei prezzi e alla crisi energetica innescata anche dalle tensioni con Mosca sulla questione Ucraina, la presidente della Bce ha invitato tutti alla calma.

L'inflazione, secondo Lagarde, è destinata comunque a tornare sotto controllo.

"Rispetto alle nostre aspettative di dicembre - ha rimarcato - i rischi sulle prospettive inflazionistiche aumentano nel breve termine" ma secondo gli indicatori di lungo periodo "l'inflazione tornerà al 2% entro il 2023 e dovrebbe restare attorno a questa quota successivamente".

A marzo, con i dati aggiornati, l'Eurotower valuterà il da farsi mantenendo salda la "determinazione ad assicurare la stabilità dei prezzi", ha aggiunto. 

Ha infine parlato della ripresa economica del Vecchio Continente, spiegando che gli ultimi dati "confermano che la crescita ha rallentato allo 0,3% nell'ultimo trimestre del 2021, che ha comunque consentito al Prodotto interno lordo di ritornare al livelli pre-pandemia".

Le ultime misure di restrizione imposte dei governi a seguito dei contagi di Covid-19 legati alla variante Omicron in Europa "hanno indebolito l'attività, in particolare sui servizi al consumo come viaggi, turismo, alberghiero e intrattenimento", ha concluso.

(Unioneonline/F)

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