Con l'accusa di aver depauperato il patrimonio di Cin, attraverso «condotte di dissipazione o distrazione» tali da determinare non solo «il sistematico drenaggio di risorse (...) a favore di Moby» per far fronte agli «oneri finanziari» dovuti all'acquisizione del suo controllo e di quello della stessa Cin, ma anche per «ripianare (...) debiti personali verso banche» o per compensi «incongrui», la Procura di Milano ha chiuso le indagini per bancarotta, in vista della richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Vincenzo, Achille e Alessandro Onorato.

Contestati dal pm anche 700mila euro per il noleggio di jet e auto di lusso. 

L'avvocato Pasquale Pantano, difensore degli armatori, in merito all'avviso di conclusione delle indagini per bancarotta, sottolinea invece la «legittimità dell'operato della famiglia Onorato». «Nessuna sorpresa, eravamo a conoscenza di queste indagini da tempo. Abbiamo collaborato in totale trasparenza con gli organi inquirenti», prosegue il legale sottolineando che «i rilievi più significativi mossi ai miei assistiti hanno ad oggetto valutazioni relative ad attività molto complesse».

(Unioneonline/l.f.)

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