"È solo un primo passo, la battaglia sarà lunga". Il giorno dopo il vertice in Regione i lavoratori diretti e indiretti della Portovesme srl si sono riuniti in assemblea.

"Il Presidente Solinas ha condiviso le nostre posizioni, c'è una strategia comune - ha detto Franco Bardi, segretario Cgil - ma la battaglia è tutta da costruire, dobbiamo stare uniti, nessuno si senta al sicuro".

L'assemblea è stata molto partecipata, nel piazzale all'ingresso della fabbrica. "Quello di ieri è stato un piccolo passo, ma di sicuro non risolutivo", ha detto Enzo Lai, segretario della Femca Cisl.

All'orizzonte incombe la cassa integrazione per ulteriori 200 operai con la fermata del piombo che potrebbe avvenire tra novembre e marzo. "Ci sarà molto da combattere, la vertenza è appena cominciata - ha detto Renato Tocco, Uilm - ma la fabbrica non deve fermarsi".

Tra gli interventi molti lavoratori, preoccupati per una situazione che sta precipitando. "Noi interinali siamo fuori da gennaio - ha detto Cristian Saiu - da quando è cominciata la crisi, e siamo stati completamente dimenticati". Anche don Antonio Mura, responsabile della Pastorale del Lavoro, è intervenuto. "I lavoratori sempre più vengono considerati numeri - ha detto - ma non dovete arrendervi, continuate la vostra lotta con speranza per difendere il vostro lavoro". 

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