Transizione energetica e gas saranno i due temi principali da trattare nel tavolo sull’area industriale del Sulcis convocato dal viceministro del Mise Alessandra Todde per lunedì, in videoconferenza.

Una convocazione che interessa tutti i protagonisti, a vario titolo, del momento delicato che sta attraversando il polo industriale di Portovesme, sospeso tra lo stop imminente al carbone e il probabile arrivo del gas.

Oltre al Ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro, parteciperanno alla riunione l’Eurallumina, la Portovesme srl, la Sider Alloys, l’Enel, il Consorzio industriale provinciale di Carbonia Iglesias, la Regione (gli assessorati al Lavoro, all’Industria e all’Ambiente). Anche Snam e autorità Portuale di Sistema saranno al tavolo ministeriale in videoconferenza, così come i sindaci di Portoscuso, Carbonia e Iglesias, e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.

Dopo tante ipotesi e dichiarazioni sull’arrivo del gas, la riconversione e la possibile emergenza occupazionale, lunedì sarà la prima occasione ufficiale in cui discutere una visione condivisa del futuro prossimo di Portovesme. Ci saranno le aziende già insediate nel polo industriale e ci sarà la Snam, che dovrà progettare il rigassificatore per Portovesme. Una delle questioni più spinose da affrontare sarà senza dubbio l’ubicazione della gasiera: il Comune di Portoscuso, su cui sorge il polo industriale, ha già fatto sapere di essere contrario alla gasiera ancorata in porto. E’ di qualche giorno fa, inoltre, la dichiarazione dell’Ad di Enel che ha escluso una riconversione a gas per la centrale a carbone di Portovesme. Gli argomenti da approfondire non mancano.

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