Apple ha annunciato di aver rivisto al ribasso le sue stime di crescita per il primo trimestre del 2019.

In una lettera agli azionisti, il Ceo Tim Cook ha spiegato che per i primi tre mesi dell'anno si attendono ricavi per 84 miliardi di dollari, mentre le stime iniziali parlavano di 91,5.

"Le nostre entrate saranno inferiori rispetto alle precedenti previsioni, mentre altre voci rimangono sostanzialmente in linea", si legge nel documento.

Il calo della performance è dovuto, ha sottolineato, alla "debolezza economica in alcuni mercati emergenti", che "avrà un impatto significativamente maggiore di quello che avevamo previsto".

Il riferimento è alla Cina, la cui economia "ha iniziato a rallentare nella seconda metà del 2018" mentre "la crescita del Pil riferita dal governo è stata la seconda più bassa negli ultimi 25 anni".

Secondo la società big tech americana, i dati negativi del Paese asiatico sono legati anche alla "guerra dei dazi", ingaggiata dal presidente degli Usa Donald Trump, e al dollaro forte, che penalizza gli scambi internazionali, oltre che ad alcuni vincoli di fornitura.

Immediata la reazione dei mercati, con le azioni della società di Cupertino crollate a Wall Street e perdite del titolo che hanno superato l'8%.

La capitalizzazione di Apple è scesa sotto i 700 miliardi di dollari.

(Unioneonline/F)

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