Consumatori scatenati per il caso Apple, dopo che l'azienda ha confessato di rallentare le vecchie versioni dell'iPhone tramite gli aggiornamenti software.

Cupertino si è giustificata sostenendo che i programmi riducono le prestazioni all'unico scopo di tutelare la batteria dell'iPhone, che inevitabilmente con l'uso creerebbe problemi di spegnimento improvviso.

"Il nostro obiettivo è quello di offrire ai consumatori l'esperienza migliore, inclusa la performance e il prolungamento della vita dei loro dispositivi", ha scritto in una nota.

Una versione che non ha convinto gli acquirenti, secondo cui l'obiettivo è più banalmente quello di incrementare gli acquisti di nuovi modelli.

Sono state così avviate tre class action contro l'azienda, partite da una corte federale dell'Illinois. "Apple ha interferito in una proprietà privata", si legge nelle accuse e ha "fornito dichiarazioni fuorvianti che puntavano a nascondere la natura e lo scopo del difetto". Il comportamento è stato definito "fraudolento".

(Unioneonline/D)

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