Campi e raccolti danneggiati, altissimo rischio incidenti stradali, stravolgimenti ambientali. 

Sono le conseguenze dell’invasione di animali selvatici in diverse zone della Sardegna e in particolare nel Centro dell’Isola. 

Al punto che le aziende agricole e di allevamento, ma anche i residenti di molte città del Nuorese e dell’Ogliastra si dicono «esasperati dai danni e dai rischi continui a causa dei problemi legati alla fauna selvatica».

A raccogliere e rilanciare l’allarme è Coldiretti Nuoro-Ogliastra, in occasione di un incontro tenutosi al palazzo della Provincia di Nuoro, a cui hanno preso parte il presidente e direttore dell’associazione territoriale, Leonardo Salis e Alessandro Serra, insieme all’amministratore straordinario della Provincia, Costantino Tidu, e alla responsabile dell’apposito servizio, Luisella Menne.

L’occasione per sollecitare le istituzioni a «chiedere e trovare adeguati strumenti per garantire il pagamento dei ristori ai danni subiti anche per i produttori che rischiano di essere esclusi».

ESASPERAZIONE – «Siamo all'esasperazione totale che sta portando, anche peggio, alla rassegnazione davanti al ripetersi continuo di questi eventi - sottolinea il presidente Salis - oltre ai danni si sta creando un notevole squilibrio ambientale. Anche per questo serviranno risorse immediate per ristorare le aziende danneggiate e mettere in atto un preciso Piano di contenimento».

Sulla stessa linea il direttore Serra: «Il fenomeno è impressionante - rimarca - gli animali selvatici sono ovunque e devastano foraggere, pascoli naturali e recinzioni, mettendo a repentaglio sia gli animali d'allevamento che l’incolumità delle stesse persone che transitano nelle nostre strade negli ultimi anni, infatti, gli incidenti sono raddoppiati».

LA PROVINCIA – All’incontro è intervenuta anche Luisella Menne che ha sottolineato come sia stato predisposto «un piano pluriennale su base provinciale per valutare strategicamente le incidenze sul mondo rurale di questo fenomeno - dice - ma anche di individuare le zone con più danni. Abbiamo altresì richiesto alla Regione un report sul numero degli incidenti stradali», conclude.

Costantino Tidu ha confermato che «il regolamento provinciale è pronto ed è stato inviato a Ispra per gli appositi pareri e alla Regione per la valutazione dell’incidenza - sottolinea - contiamo di trasmettere il Piano alla Regione entro fine anno. Siamo, comunque, a disposizione per porre fine a questo annoso problema che avanza esponenzialmente».

GLI INDENNIZZI – Intanto da Coldiretti è stata rilanciata la necessità dei ristori. Durante l'incontro lo stesso Tidu ha rimarcato che «ad oggi abbiamo indennizzato le aziende per un importo di 90 mila euro su un plafond di 160 mila provenienti dall’assessorato del’ambiente ed erogati sotto forma di 'de minimis’».

Su questo punto Salis e Serra hanno precisato: «Molti produttori hanno già terminato il plafond triennale utilizzato per i ristori derivanti da calamità naturali, acquisto riproduttori e danni da cavallette. Per questo chiediamo alle istituzioni di trovare e richiedere strumenti alternativi per garantire il pagamento derivante dai danni cagionati da cinghiali ai produttori che rimarrebbero esclusi».

(Unioneonline/l.f.)

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