Il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda è arrivato - accolto dall'applauso degli operai - allo stabilimento Alcoa di Portovesme, dove assieme al governatore Francesco Pigliaru e all'amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri ha illustrato, in una conferenza stampa, l'accordo raggiunto lo scorso 14 dicembre tra Invitalia e Alcoa per la cessione dello stabilimento alla Sider Alloys.

Il ministro ha incontrato i lavoratori in presidio davanti allo stabilimento per poi presentare il piano di sviluppo proposto da Sider Alloys: presente anche un rappresentante dell'azienda, Giuseppe Mannina.

"Sono qui per rispetto dei lavoratori", ha detto il ministro a Portovesme. Ma non è ancora tempo di festeggiare: "Lo faremo quando sarà tutto finito", ovvero, il 15 febbraio. Almeno si spera, visto che è quella la data prevista per la firma finale.

Calenda e Pigliaru in conferenza
Calenda e Pigliaru in conferenza
Calenda e Pigliaru in conferenza

"Si festeggia quando da questa fabbrica esce il primo lingotto d'alluminio, non prima", ha rincarato Calenda. E poi, rivolto agli operai: "La vostra è una giusta battaglia per il lavoro, non per un'ideologia o per un sussidio".

"Sono convinto - ha aggiunto il ministro - che in Italia si possa produrre alluminio, anche alla luce del nuovo decreto Ue in materia di energia elettrica".

LA FIRMA - Calenda ha poi firmato l'accordo di programma per il rilancio di Alcoa a Portovesme e ha lasciato lo stabilimento tra gli applausi degli operai, con i caschetti da lavoro battuti ritmicamente, prima di dirigersi all'Eurallumina per incontrare le tute verdi.

I LAVORATORI DI EURALLUMINA - VIDEO:

L'INTERVENTO DEL MINISTRO - VIDEO:

Antonella Pani

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