Voto unanime del Consiglio comunale al piano di sostegno alle attività commerciali e artigianali di Cagliari. Un'approvazione che impegna sindaco, giunta e la stessa Assemblea a mettere in pratica i punti salienti del programma indicato dalla Commissione consiliare alle Attività produttive. Il presidente dell'Aula, Edoardo Tocco, giudica la votazione come «un segnale decisivo per ridare ossigeno al sistema produttivo cagliaritano».

«In una fase di emergenza dettata dal coronavirus hanno prevalso il dialogo e la concertazione tra le diverse forze politiche con l'individuazione di una serie di strumenti utili per le aziende in forte sofferenza e determinanti perché fatte proprio con l'inizio della stagione turistica», sostiene il presidente. «Abbiamo approvato un provvedimento che favorisca l'ampliamento degli spazi all'aperto per bar e ristoranti venendo incontro alle imprese che hanno avuto un calo del fatturato».

Così la vice presidentessa della commissione Attività produttive, Marzia Cilloccu, che intanto puntualizza l'impegno propositivo della minoranza. «All'approvazione dovrà ora seguire un'incisiva assunzione di responsabilità della maggioranza. Tutto dovrà passare per il coinvolgimento della Regione, dell'Autorità portuale per le aree che potrebbero essere riprogettate per dare sfogo alle concessioni di suolo della ristorazione penalizzate dal distanziamento dei tavolini, della Camera di commercio per il contributo nella condivisione di progetti calibrati sul territorio del capoluogo».

Nel concreto e come indicato nel documento predisposto dalla Commissione attività produttive presieduta da Pierluigi Mannino, l'amministrazione civica dovrà adottare tutte quelle misure necessarie ad agevolare un piano di investimenti pubblici e privati per stimolare la ripresa del tessuto economico; verificare se sia possibile, nel dialogo con la Regione, predisporre a favore delle imprese, con sede in città, misure di sostegno che vadano dagli sgravi fiscali sulle imposte Imu, Tari e Tasi ai contributi economici a fondo perduto. Ciò dovrà supportare le spese sostenute in questi mesi di inattività e legate ad affitti, mutui, consumi energetici, canoni di concessione.

L'amministrazione cittadina dovrà anche richiedere alla Regione la costituzione di un fondo che consenta agli enti locali di ridurre le imposte comunali che gravano sulle attività produttive e di velocizzare i pagamenti dei beneficiari di bandi regionali.

Nel piano anche la richiesta di individuazione di aree sfruttabili a fini commerciali oltre a quelle di piazza Yenne, largo Carlo Felice e sul lungomare Poetto. Bisognerà consentire, inoltre, l'utilizzo del suolo pubblico per esposizioni temporanee e aree di cortesia. L'amministrazione dovrà poi favorire, grazie all'accordo tra i proprietari degli immobili ad uso non abitativo e i commercianti e gli artigiani, la riduzione degli affitti compensando i primi con la riduzione dell'addizionale Imu. Ciò interesserà anche imprese, professionisti e artigiani che esercitano in immobili propri.

Nel piano anche l'impegno per individuare altre aree per mercatini tematici e l'ambulantato. Bisognerà predisporre una campagna per promuovere i consumi a "km 0" e i prodotti locali. Sarà infine necessario armonizzare le attività produttive con le esigenze dei residenti.
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