Non hanno più tempo i 1.322 lavoratori di Air Italy, per i quali ieri è scaduta l'ultima proroga della cassa integrazione, dopo la decisione della proprietà di non richiederne il rinnovo, nonostante gli appelli di sindacati e Regione Sardegna.

Già da oggi, se non nei prossimi giorni, i dipendenti potrebbero iniziare a ricevere le prime lettere di licenziamento collettivo – rimaste in stand by per alcuni giorni in attesa di una possibile risoluzione della vertenza –, dopo la cessazione dell’attività della compagnia sardo-qatariota, posta in liquidazione.

"L'ultimo giorno di cassa integrazione, l'ammortizzatore sociale che in qualche modo mantiene i lavoratori collegati alla compagnia, è stato quello del 31 dicembre. Adesso i lavoratori, a meno di un miracolo, potrebbero ricevere già nei prossimi giorni le lettere di licenziamento – ha spiegato il segretario generale della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu –. Ma sino a quando ci sarà una sola possibilità che queste lettere non vengano inviate, ci batteremo insieme ai lavoratori perché una storia nata oltre sessant’anni fa non termini in questo modo. Il presidente del Consiglio Mario Draghi insieme ai suoi ministri (lavoro, sviluppo economico e trasporti) debbono intervenire per bloccare l'invio delle lettere".

"Una vertenza non comune e non uguale a tutte le altre per dimensioni e per impatto sociale - ha concluso il sindacalista -. Eppure, tranne nelle ultime settimane ci hanno lasciato da soli". 

Ieri erano scesi in piazza davanti al municipio di Olbia 150 dipendenti della compagnia aerea e i rappresentanti delle sigle sindacali Ap, Cobas e Usb, accusando la politica di averli dimenticati.

UN FONDO PER IL REIMPIEGO – Intanto sono pronti 4,5 milioni di euro (3,8 milioni la quota Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, 683mila euro quella della Regione) da utilizzare per reinserire nel mondo del lavoro i dipendenti della società.

Per i lavoratori che hanno base in Sardegna gli interventi previsti sono la formazione e la riqualificazione per il personale di terra, i contributi per le spese di formazione, i voucher formativi specialistici, gli incentivi all'assunzione, i bonus per la creazione d'impresa e i bonus per la mobilità territoriale.

(Unioneonline/F)

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