Quando manca poco più di un mese alla fine della cassa integrazione e al concretizzarsi del licenziamento collettivo, i 1.322 dipendenti di Air Italy tornano a manifestare con una serie di proteste organizzate in vista degli incontri che i sindacati dovrebbero ottenere nei prossimi giorni con il Consiglio regionale della Sardegna e con il ministero del Lavoro.

La prima si svolgerà domani a Cagliari, alle 12, sotto la sede del Consiglio regionale, la seconda invece è in programma lunedì 22 a Roma, a partire dalle 10, davanti al ministero dello Sviluppo economico.

"Altre manifestazioni saranno indette subito dopo, al fine di far riemergere la vertenza Air Italy che, nonostante rappresenti la principale vertenza della Sardegna e una delle più importanti del Paese, continua a essere inspiegabilmente relegata ai margini dell'agenda politica nazionale e regionale", spiega il segretario regionale dell'Anpav, Marco Bardini.

"Dato che non c'è più traccia - denuncia - del progetto di compagnia aerea sarda di matrice pubblica, anticipato dai rappresentanti della massima istituzione regionale all'indomani della dichiarazione di liquidazione di Air Italy, se il Governo non troverà subito soluzioni alternative al licenziamento, 1.322 lavoratori di cui la metà sardi e l'altra metà lombardi, non avranno più alcun futuro". 

(Unioneonline/v.l.)

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