I 1.500 dipendenti di Air Italy tornano in piazza mercoledì 29 luglio, a Roma, davanti alla sede del ministero del Lavoro, per chiedere al Governo l'immediata riattivazione della cassa integrazione così come prospettato dal decreto "Cura Italia" e quindi la ricollocazione al lavoro.

A organizzare la protesta dei lavoratori per i quali il 17 agosto, in assenza di mosse del Governo, è prevista il licenziamento collettivo, sono i sindacati Filt-Cgil, Uiltrasporti e Ugl Ta. "Il Governo dia risposte immediate in merito ad ammortizzatori sociali e prospettive industriali per i lavoratori del secondo vettore nazionale", chiedono le segreterie territoriale dei tre sindacati.

"La liquidazione in bonis dell'azienda, avviata nel mese di febbraio, prevede la ripresa della procedura di licenziamento collettivo per tutti i lavoratori già dal prossimo 17 agosto, a meno che Air Italy non rientri nel provvedimento di sospensione dei licenziamenti, attualmente all'esame del governo", spiegano.

"Al momento non è stato attivato alcun ammortizzatore sociale per i lavoratori di Air Italy, sebbene inizialmente previsto dal decreto Cura Italia; tanto meno è stato delineato un piano per una soluzione industriale che garantisca la rioccupazione di tutti i lavoratori in forza, ossia 1500 fra personale di volo, terra e manutenzione", precisano le segreterie territoriali.

"Chiediamo l'attivazione della Cigs, come previsto dal decreto, al ?ne di garantire, in prima istanza, una continuità di reddito ai lavoratori e l'apertura di un tavolo di crisi con tutte le istituzioni coinvolte, Governo e Regioni Lombardia e Sardegna, per individuare la soluzione industriale più idonea a garantire un futuro occupazionale ai 1500 lavoratori".

(Unioneonline/F)
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