Nuovo strappo nella vertenza sul trasporto aereo sulle due principali vertenze aperte in Italia: Air Italy e Alitalia: Ap, Cobas e Usb denunciano un "inspiegabile ritardo degli interventi per il trasporto aereo" e manifestano "estrema preoccupazione per la stasi delle relazioni industriali e politiche a più di un anno dalla messa in liquidazione di Air Italy e a meno di due mesi dalla scadenza degli ammortizzatori sociali".

L'accusa è nei confronti del governo per "l'assenza di un ambizioso piano che metta in sicurezza la compagnia di bandiera", dei ministeri "che nel 2016 brindarono all'accordo con Qatar Airways, dipingendo un futuro roseo e di sviluppo miseramente naufragato", delle Regioni Lombardia e Sardegna, "che presto saranno senza una compagnia che assicuri la continuità territoriale e i flussi turistici, perdendo per sempre il know how di 1500 lavoratori, futuri disoccupati da gestire".

Gli autonomi criticano anche i sindacati confederali. "Sono silenti, apparentemente le compagini territoriali sono più preoccupate ad anestetizzare i loro iscritti che a trovare soluzioni percorribili", attaccano.

Le tre sigle plaudono ai deputati dem Romina Mura e Graziano Delrio: "Finalmente si riconosce che la questione Air Italy non può essere scollegata da quella Alitalia e derubricata a problema minore o regionale", commentano.

Ap, Cobas e Usb rivolgono poi due quesiti al governo: "Lo Stato italiano necessita di un trasporto aereo sinergico col sistema Paese? Crede, come altri Stati europei, che possa divenire volano per il turismo, la cultura e l'impiego di personale altamente specializzato? Se la risposta è sì, si persegua con coraggio il progetto di ampio respiro di una compagnia nazionale che non persegua solo l'utile, ma sia parte di un sistema di cui è funzione e sostegno".

(Unioneonline/F)

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