Il tempo passa ma ammontano ancora a 9 gli stipendi arretrati attesi dai lavoratori Aias. E si avvicina la data del 31 marzo nella quale, salvo ripensamenti dell'ultim'ora, dovrà tenersi l'atteso tavolo in prefettura con Ats Sardegna e sindacati dal quale dipende la prosecuzione dell'attività (almeno fino a giugno) per l'Associazione Italiana Assistenza Spastici.

In quella data infatti l'azienda della famiglia Randazzo dovrebbe dimostrare di poter ripianare la situazione degli arretrati ed offrire garanzie su presente e futuro dei propri dipendenti.

Chi è convinto che ciò non sarà possibile è l'Unione Sindacale di Base con il coordinatore Salvatore Drago che lancia un appello al Prefetto per avere un nuovo incontro: "Gli accordi presi a dicembre in Prefettura - recita una nota - non sono minimamente stati portati a compimento e le proroghe concesse all'Aias non hanno dunque nessuna ragione di sussistere".

Parla di "dipendenti strangolati dai debiti che si appellano a noi in forma anonima per timore di ripercussioni" il coordinatore dell'Usb che evidenzia l'amarezza per "una situazione che sembrava in via di definizione dopo i vari tavoli regionali e prefettizi e le procedure di attivazione di Sas Domos (l'organo pubblico - privato che dovrebbe sostituire l'Aias) e che invece vede ancora i lavoratori Aias in fortissima sofferenza". Di qui l'appello al Prefetto al fine di ottenere un incontro urgente per riesaminare la situazione.
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