Aias, 10 mensilità arretrate: proclamato anche nel Sulcis lo stato d'agitazione
Aias si dice "dispiaciuta per le difficoltà che i nostri dipendenti stanno attraversando"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono ormai 10 gli stipendi arretrati attesi dai lavoratori Aias.
Una situazione che ha portato oggi le segreterie del Sulcis di Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica a seguire l'esempio dei colleghi cagliaritani (in fibrillazione da alcuni giorni) e a proclamare lo stato d'agitazione di tutte le strutture del territorio.
È il passo che prelude allo sciopero se a breve non ci saranno novità a proposito delle retribuzioni.
"Da questo momento - scrivono in una nota i segretari Giovanni Zedde, Fp Cgil, Claudio Nuscis, Fp Cisl ed Efisio Aresti, Uil Fpl - il personale si atterrà strettamente alle mansioni del proprio profilo professionale e, non essendo in condizione di anticiparne le spese, non utilizzerà più i propri mezzi per svolgere l'attività professionale a domicilio".
Sul fronte opposto, con una nota, Aias si dice "dispiaciuta per le difficoltà che i nostri dipendenti stanno attraversando" e assicura che "ogni centesimo che entrerà nelle casse dell'azienda sarà destinato al pagamento degli stipendi".
Nella stessa nota l'azienda non rinuncia a sottolineare alcune (presunte) gravi mancanze da parte dell'Azienda per la Tutela della Salute: "L'Ats non ha provveduto al pagamento delle nostre fatture emesse per i mesi di maggio, giugno e luglio per un totale di 3 milioni di euro così come si registrano mancati trasferimenti dalla Regione ai Comuni delle quote per trasporto disabili, comunità protette e socioriabilitazione".
L'intervento dell'azienda si chiude con l'annuncio "dell'attivazione della diffida - messa in mora per le fattute scadute che l'Ats ha sostenuto invece di aver già saldato".