La Sardegna punta sempre di più ad attrarre i turisti non solo nel periodo estivo, ma tutto l’anno. Per cercare di essere più "appetibile" l’orientamento della Regione è di proporre un tipo di turismo "esperienziale", che possa andare incontro e rispondere alle numerose e differenti richieste dei viaggiatori, alla ricerca di proposte che possano far conoscere anche il grande patrimonio culturale, archeologico, identitario ed enogastronomico dell’Isola.
Per tre giorni, a Cagliari, dal 28 al 30 ottobre, nello scenario della passeggiata coperta del bastione di Saint Remy e nel giardino sotto le mura si svolgerà "Tem Sardinia 2022" (Tourism Experience management), che prevede incontri B2B tra tour operator, agenzie di viaggio e le imprese del comparto turistico ricettivo regionale, meeting e convegni per promuovere i diversi territori. 
In programma anche eventi collaterali, sfilate di moda, con atelier e sartorie della Sardegna, eventi artistico-folkloristici e musicali e la presentazione di filiere produttive dei maestri artigiani.
“Questa è la prima fiera del turismo esperienziale in Sardegna - ha detto stamane a Cagliari, durante la presentazione, l’assessore regionale Gianni Chessa - che sarà organizzata con quattro tematiche diverse, nell’ottica della destagionalizzazione. Ci saranno oltre 55 operatori turistici di diverse parti dell’Isola, 40 buyer, di cui quattro provenienti dagli Stati Uniti. Puntiamo sul turismo attivo, su quello sportivo, che sta dando grandi risultati, ma anche su quello religioso, su quello archeologico e sugli eventi identitari. Scommettiamo anche sul turismo enogastronomico”. 

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