Il test di Medicina del 2024 si svolgerà il 28 maggio e il 30 luglio. È quanto ha previsto il ministero dell’Università e della Ricerca.

E si torna al “concorsone”, cioè la prova in contemporanea uguale per tutti, che prevede 60 quiz (con 5 opzioni) in 100 minuti per tutta la prova anziché i consueti 50.

Più spazio a Biologia, Chimica e Logica mentre diminuiscono le domande di Cultura generale, Fisica e Matematica.

LE PROVE – Per Medicina sono previsti quattro quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi; cinque quesiti di ragionamento logico e problemi; ventitré quesiti di biologia; quindici quesiti di chimica; tredici quesiti di fisica e matematica. A Veterinaria sono invece previsti: quattro quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi; cinque quesiti di ragionamento logico e problemi; diciannove quesiti di biologia; diciannove quesiti di chimica; tredici quesiti di fisica e matematica.

Per prepararsi gli studenti avranno a disposizione una banca dati pubblica di 3500 domande per ogni prova per prepararsi, pubblicata su una piattaforma 20 giorni prima della prova, cioè l’8 maggio e il 10 luglio.

A fine agosto il risultato migliore per formare la graduatoria per l’assegnazione alle diverse università.

Per quanto riguarda invece i 3mila ragazzi del quarto anno delle superiori che hanno affrontato il Test di Medicina, il quadro è complesso perché la sentenza del Tar ha cancellato la graduatoria. Ma il ministero dell'Università spiega di essere consapevole «che questi studenti hanno maturato un interesse legittimo, ottenuto basandosi su norme in vigore. Quindi, nel totale riguardo della sentenza del Tar e nell'assoluto rispetto del Consiglio di Stato dove gli stessi avvocati hanno presentato ricorso non avendo ottenuto alcun tipo di soddisfazione per i propri clienti-studenti dalla decisione del Tribunale amministrativo, stiamo studiando una qualche forma di tutela che salvaguardi la loro posizione».

Ai test di maggio e di luglio possono partecipare solo i ragazzi di quinta superiore e non più anche di quarta. 

(Unioneonline/v.l.)

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