Per quasi vent'anni, Guido Harari è stato uno dei fotografi personali di Fabrizio De André. Alcune delle più note immagini ufficiali del grande cantautore portano infatti la firma di questo artista dell'obiettivo, nato al Cairo nel 1952 e dai primi anni Settanta impegnato nella duplice veste di critico musicale e, appunto, fotografo.

Per le sue cure esce oggi "Sguardi randagi" (Rizzoli), raccolta di oltre 300 immagini volte a raccontare vent'anni di ricordi di Faber.

Fra le istantanee, molte delle quali realizzate in Sardegna, anche numerose gemme inedite.

Nel titolo scelto il file rouge che accompagna la raccolta e che ha segnato la vita del cantautore, spinto dall'innata ritrosia ad allontanarsi dall'obiettivo, costringendo così spesso l'amico e fotografo a "rubare", malgrado l'ufficialità, gli scatti.

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

Sono dunque "sguardi randagi" quelli riportati nel testo, che vincono la pigrizia ad apparire dell'artista e che sono accompagnati da aneddoti presi dalla stessa "voce" di De André estratta dalle interviste realizzate dallo stesso Harari in occasione di due snodi cruciali del percorso musicale: la leggendaria tournée con la PFM e l'album "Le nuvole".

Nel testo anche molti ricordi della vita più intima di Faber, che spiegano con la delicatezza dell'amico il rapporto con la moglie Dori Ghezzi e con i figli Cristiano e Luvi, l'incontro con Fernanda Pivano e Edgar Lee Masters, la rinascita in età adulta con l'attività di agricoltore in Sardegna, la rivoluzione linguistica e musicale di "Creuza de ma" o, ancora, la sua dipendenza dall'alcol e la competizione giovanile con il padre e il fratello Mauro.

Guido Harari, che ha firmato copertine di dischi per artisti italiani e internazionali fra cui Claudio Baglioni, Andrea Bocelli, Luciano Pavarotti, Paul McCartney e Bob Dylan, a Fabrizio De André, dopo la scomparsa, ha dedicato tre biografie per immagini curando anche la grande mostra multimediale dedicata all'artista da Palazzo Ducale, a Genova, nel 2008.

(Unioneonline/v.l.)
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