San Lorenzo, nel Marghine festa degli emigrati e notte di stelle
Festa degli emigrati, ma anche astronomia, archeologia, spettacoli, suoni e video.
Entra nel vivo la festa di San Lorenzo (a Silanus festa degli emigrati), istituita agli inizi degli anni Cinquanta e che coincideva con le ferie di tanti che si erano trasferiti all'estero per lavoro.
A Macomer c'è grande attesa per le manifestazioni che si svolgeranno domani sera nella suggestiva area archeologica di Tamuli. Un appuntamento importante, ideato e proposto dalla cooperativa Esedra, tra astronomia, archeologia, spettacoli, suoni e video. Una serata che vede la partecipazione di maschere tradizionali e food & beer.
Si inizia alle 19, con lo spettacolo "Dalla luna ai menhir". Protagonisti lo scenografo e fumettista Bebi Vigna, con la voce narrante di Rita Atzori accompagnata dalle launeddas di Nicola Agus. Un viaggio nel profondo dei secoli, per raccontare la più grande rivoluzione del periodo neolitico, ovvero l'invenzione del linguaggio e del narrare.
Subito dopo, all'imbrunire, tra i betili, seguirà l'esibizione delle maschere tradizionali dei Boes e Merdules di Ottana. Sono in programma i "Suoni ancestrali, rumori di vento, voci di pastori e lamenti di bestie" con i Tenores di Neoneli accompagnati da Orlando Mascia e Salvatore Corda.
Alle 22.30 "Chelu e isteddos", con l'osservazione dell'universo guidata curata dall'associazione astronomica nuorese per scoprire i segreti dei pianeti, della luna e delle costellazioni nella speranza di assistere alla caduta di qualche stella e quindi esprimere un desiderio.
Chiude "Luce di Pietra", un particolare video curato dalla Benevole Advertising.