Prende il via oggi a Torino la 30esima edizione del Salone del Libro.

Negli oltre 45mila metri quadri di superficie espositiva del Lingotto ci sono 470 stand, 130 in più rispetto al 2016, 1060 case editrici, 12 spazi regionali, tra cui anche la Sardegna, e tre stand internazionali di Cina, Romania e Marocco.

I numeri sono in grande crescita rispetto allo scorso anno, nonostante si sia appena tenuta a Milano una kermesse analoga, che ha scatenato anche una certa competizione tra le due città.

Una rivalità che vorrebbe tanto scongiurare il ministro della Cultura Dario Franceschini, che proprio su questo è intervenuto oggi non appena arrivato al Lingotto: "Bisogna uscire dallo schema di una competizione tra i due Saloni, - ha detto - ho provato in tutti i modi di evitare questo. Ora aspettiamo la fine del Salone di Torino e poi vedremo quale soluzione si può trovare".

Queste invece le parole del sindaco del capoluogo piemontese Chiara Appendino: "Torino ha dato una risposta forte, ha protetto la propria storia e ha saputo innovare la kermesse: non solo libri, ma anche jazz, economia e altre iniziative".

Alla kermesse è arrivato anche Pietro Grasso: "In Italia si legge troppo poco, - ha ammonito il presidente del Senato - leggere è ossigeno per la coscienza. Internet non può sostituire l'incontro con il libro".

"Oltre il confine" è il tema scelto quest'anno, l'immagine di locandina è quella di un libro che fa da ponte per scavalcare un muro in filo spinato.

Tema quanto mai attuale, in un periodo in cui cresce la sofferenza per gli sbarchi dei migranti, in cui cresce nel mondo un sentimento di chiusura, interpretato dai muri che stanno separando l'Europa e da quello che Trump vorrebbe costruire al confine con il Messico.

La Sardegna, come dicevamo, ha uno stand tutto suo, ed è dedicato alle donne sarde. Sono 31 le case editrici isolane presenti, "Reinas" (regine) è il tema attorno al quale si svilupperanno gli incontri, per sottolineare il contributo che ha dato il gentil sesso alla battaglie culturali e sociali.

"Un omaggio dedicato alle 'Reinas', donne speciali e contro corrente, femminilità vittoriose e virtuosi talenti delle arti, della politica, imprenditoria, scienza e sociale - sottolinea la presidente Aes, Simonetta Castia - Reinas che nella vita di tutti i giorni hanno saputo incarnare l'identità dell'Isola, superando i confini dello spazio e del tempo, nel disegnare un prototipo e un modello di forza e innovazione".

"Un omaggio dedicato a donne speciali e controcorrente, femminilità vittoriose e virtuosi talenti delle arti, della politica, imprenditoria, scienza e - ha sottolineato la presidente Aes, Simonetta Castia - Reinas che nella vita di tutti i giorni hanno saputo incarnare l'identità dell'Isola, superando i confini dello spazio e del tempo, nel disegnare un prototipo e un modello di forza e innovazione".

Fra le "Reinas" ci sono Eleonora D'Arborea, Grazia Deledda, Ninetta Arru Bartoli di Borutta, Maria Lai, l'artista Edina Altara.

Altre iniziative sarde sono la tavola rotonda sulla figura e sull'opera dello scrittore cagliaritano Giuseppe Dessì, e il progetto "Raccontare Gramsci ai ragazzi".
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