È una delle opere più care agli oristanesi. E adesso per la fontana in ceramica di Antonio Corriga arriva anche il riconoscimento del ministero delle Attività culturali: l'opera è stata inserita tra "i beni di interesse culturale soggetti a tutela". Da qui si dovrà partire per cercare di valorizzarla ulteriormente e custodirla durante la fase dei lavori al mercato civico di via Mazzini, dove da sempre è ospitata la fontana.

Nei mesi scorsi, proprio durante un sopralluogo con i funzionari della Soprintendenza, era stato l'assessore alle Attività produttive Pupa Tarantini a chiedere l'inserimento della fontana nell'elenco dei beni culturali, per poi valutare le iniziative più opportune per il recupero dell'opera.

E adesso è arrivato il decreto del Ministero che tra i motivi dell'inserimento nella speciale lista riconosce "la fontana come 'unicum' nella produzione di Corriga che attraverso il colore e lo stile anticipa ricerche e sperimentazioni attuate successivamente nell'Istituto d'arte di Oristano con l'arrivo degli artisti Arrigo Visani e Carlo Contini" recita il decreto che riconosce inoltre come la fontana sia strettamente connessa alla storia sociale della comunità locale.

"La decisione del Ministero rende merito all'opera di Corriga e non possiamo che rallegrarci per questo passo importante - osservano il sindaco Andrea Lutzu e l'assessora Tarantini - La fontana appartiene alla storia della città e alla memoria di intere generazioni che hanno frequentato il mercato di via Mazzini". Corriga negli ultimi anni di vita si era detto amareggiato per il degrado dell'opera e aveva sollecitato qualche intervento per il suo recupero. Adesso grazie a questo decreto ministeriale e al Centro di documentazione sulla ceramica Terracotta potrebbe essere davvero restituita al vecchio splendore.
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