Ci sono l'arboreto mediterraneo del Limbara, il parco paleobotanico dell'Anglona, la sede della scuola di Architettura dell'università di Alghero, la stazione crociere di Porto Torres, la casa in via Giacomo Pala a Olbia (presentata alla Biennale di Venezia nel 1996) e il Museo archeologico di Olbia dove oggi è stata inaugurata la mostra “Giovanni Maciocco. Abitare il territorio”.

Cinquantacinque grandi pannelli, allestiti vista mare, un catalogo con saggi di docenti, ingegneri ed esperti, e quattro album da cinquanta pagine ciascuno per raccontare oltre mezzo secolo del lavoro del progettista, urbanista e docente universitario gallurese, insignito del Premio alla carriera da IN/ARCH Sardegna e Ance Sardegna. Prima tappa di un'esposizione itinerante, al taglio del nastro nella Sala orientale del museo di Olbia, dove sarà visitabile fino al 30 giugno, la presidente della Regione, Alessandra Todde, il vicepresidente, Giuseppe Meloni, l'assessore all'Urbanistica, Francesco Spanedda, il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, il presidente della sezione Sardegna dell'Istituto nazionale di architettura, Andrea Casciu, e il presidente di Ance Sardegna, Pierpaolo Tilocca.

«Conosco il professor Maciocco attraverso i suoi allievi, mi sono presa i prezzi pregiati in Regione, e i risultati dei suoi insegnamenti si vedono soprattutto nella dimensione umana e lo apprezzo anche perché ha progetti per le aree interne dell'Isola alla cui valorizzazione sono sempre interessata», ha detto la governatrice. «Questa mostra è importante perché ci riporta alla storia di una figura fondamentale per la nostra città e per la nostra Isola e che ha avuto il coraggio e la spinta di far crescere la nostra Regione dal punto di vista culturale anche con l'istituzione della facoltà di Architettura ad Alghero», ha aggiunto Nizzi. La mostra è un percorso tra la teoria, il progetto e l'insegnamento di Maciocco, aspetto a lui più caro: «Io penso sempre di essere un insegnante perché ho necessità di entrare nel significato delle cose: il progetto ha lo scopo di formare gli studenti, è uno strumento per dialogare con loro».

Tra le opere esposte, anche i lavori degli studenti del primo anno della scuola di Architettura di Alghero, dove Giovanni Maciocco continua a insegnare (a 77 anni) in qualità di professore emerito. «L'intento della mostra è quello di contribuire alla promozione e alla diffusione della buona architettura nella nostra Regione con il fine ultimo di migliorare la qualità della vita delle persone a cui, in fondo, è destinata la produzione architettonica», hanno spiegato Casciu e Tilocca, specificando che la giuria ha premiato l'architetto gallurese per la sua capacità di ideare e realizzare opere di architettura contemporanea di qualità, radicate nel territorio e nella vita delle persone che lo abitano.

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