Cosa rimane di una terra arsa dal fuoco, dopo che le fiamme si sono spente? Lo racconta la mostra fotografica Tutto brucia. Cosa resta?, realizzata dall'artista Sabrina Maccioni, ospitata all'aeroporto Costa Smeralda di Olbia, inaugurata ieri e visitabile fino alla fine di giugno.

Attraverso le voci delle comunità che hanno vissuto l'esperienza, ritratte nelle immagini di paesaggi devastati, l'esposizione descrive le conseguenze degli incendi che hanno colpito la Sardegna nell'estate 2021, bruciando oltre 20mila ettari di territorio, soprattutto nell'oristanese. Un progetto fotografico che è un viaggio emozionale, oltre i confini geografici, per esplorare l'impatto emotivo di quegli eventi sulle popolazioni coinvolte.

«Geasar è da sempre sensibile alle tematiche sociali e territoriali e, in coerenza con la sua vision di sostenibilità, ha accolto con grande entusiasmo questa mostra fotografica per sensibilizzare i turisti in arrivo nell'isola sull'importanza della tutela dell'ambiente e della prevenzione degli incendi: con questa esposizione si intende stimolare una riflessione profonda su come proteggere il patrimonio naturale e culturale della Sardegna e sul ruolo che possiamo svolgere per valorizzare questa terra unica», scrive, in una nota, la società di gestione dello scalo olbiese.

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