Cade oggi alle 23.23 ora italiana il solstizio d’inverno, che segna sul calendario la giornata più "corta" dell'anno, con alba tarda e tramonto precoce.

L'inverno astronomico si adegua, dunque, a quello meteorologico, già annunciato dalle prime nevicate arrivate qua e là nelle ultime ore sul Paese.

Ma in cosa consiste precisamente questo particolare evento astronomico? Nell'emisfero boreale in cui ci troviamo il solstizio segna il momento in cui il Sole si trova direttamente sopra al Tropico del Capricorno a una latitudine di 23,5 gradi sud, ovvero alla sua massima distanza al di sotto dell'equatore celeste.

L'arco descritto dal Sole nel suo percorso apparente da sud-est a sud-ovest è dunque minimo, e questo il perché nel nostro emisfero questo giorno corrisponde al minimo dell'irradiamento solare, pari a circa 8 ore e 40 minuti.

LE TEMPERATURE - Fra le curiosità che non tutti sanno, il fatto che nella realtà non si tratta anche della giornata più fredda sul globo. La motivazione sta nella capacità degli oceani terrestri di assorbire parte dell'energia solare rilasciandola in modo graduale nel tempo, cosa che porta ad un "ritardo stagionale" tra il momento in cui il Sole irraggia di meno la Terra e quello in cui, effettivamente, si percepisce più freddo: nel nostro emisfero, le temperature atmosferiche si trovano al minimo tra gennaio e febbraio.

21 o 22 DICEMBRE - Altra particolarità da ricordare è che non sempre il solstizio d'inverno cade il 21 dicembre, e il motivo sta nella discrepanza fra l'anno solare su cui si basa il calendario gregoriano che usiamo, arrotondato a 365 giorni, e l'anno siderale (il periodo orbitale della Terra) che è di 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi.

Il ritardo del calendario solare si accumula così di oltre sei ore l'anno, aspetto che fa oscillare date e orari del solstizio invernale tra il 21 e il 22 dicembre e che si recupera, ogni 4 anni, con l'aggiunta di un giorno a febbraio.

ORIGINE E SIGNIFICATO - All'origine del significato del termine solstizio (dal latino solstitium con sol, sole, e sistere, stare fermo) l'apparente "fermata" del Sole nel cammino lungo la volta celeste. In questi giorni la nostra stella sembra smettere di calare rispetto all'equatore celeste facendo una "pausa" in cielo, per poi invertire il suo cammino. Ecco perché gli antichi romani celebravano in questo periodo la festa del "Sol invictus", celebrazione della rinascita che secondo alcuni è l'origine pagana del Natale.

(Unioneonline/v.l.)
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