Un fumetto, un libro e un cortometraggio in bilico tra realtà e fantasia, nel progetto per bambini denominato “Millo Mì...va a scuola”, in cui le abilità differenti vengono raccontate, attraverso la pratica sportiva, come simbolo di orgoglio e non come limiti.

Jeff Onorato, presidente della Asd Sci Club Saint Tropez, è l’ideatore di questo progetto di sensibilizzazione che porterà “Millo” in oltre 48 scuole primarie della Sardegna, per essere letto da una popolazione di 46.960 piccoli studenti.

In collaborazione con l’assessorato regionale alla Pubblica Istruzione, con la Direzione scolastica regionale e con il Coni Sardegna, sono stati realizzati documenti scritti, illustrati e filmati che contengono un efficace messaggio educativo sul delicato tema dei pregiudizi. 

«Sul piano pratico è stato tutto sin troppo facile, il palcoscenico è la scuola Coni che dirigo ormai da trent’anni – racconta Onorato-  e gli attori sono alcuni dei miei allievi speciali, pronti a dare una splendida e realistica rappresentazione del proprio handicap».

Per completare il cast mancava ancora un elemento, la mascotte dei bimbi: il granchietto di nome Millo. In questo caso  il suo compito è volutamente quello di rappresentare, in chiave metaforica, quella parte della società che ancora fatica ad accreditare al mondo della disabilità talento e autonomia. «Ho pensato ad un granchietto parlante il cui ruolo iniziale è quello di personaggio antipatico e incredulo, un atteggiamento che poi nel finale cambia radicalmente», precisa Onorato.

Lo sport diventa così il mezzo attraverso il quale gli allievi di Jeff dimostrano al granchio impertinente importanti concetti legati all’accettazione, l’autostima e alla forza di volontà.

«Lo sport però coinvolge, ed è uno strumento fondamentale per aggregare e favorire l’inclusione, tanto che la percentuale di episodi di bullismo cala radicalmente quando i ragazzi partecipano a progetti sportivi», spiega Salvatore Melis, referente educazione fisica e sport nell’Ufficio scolastico Regionale.

Il giornalino si propone il grande obiettivo di mostrare lo sport come indispensabile strumento per far cadere le barriere non solo fisiche, ma anche di pensiero che ancora abitano la nostra società. 

Andrea Biancareddu, assessore alla Pubblica Istruzione, parla di un progetto formidabile «che mira finalmente a far sì che l'inclusione non sia solo una frase di rito, ma sia qualcosa che vogliamo mettere in concreto. Facendo sport si impara a soffrire assieme, a cadere e a rialzarsi. Si impara da disciplina, ma si impara che siamo tutti uguali».

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