Milano a tutto calcio, parlato, raccontato e giocato, in compagnia dei campioni di ieri e di oggi e di personalità di vari ambiti, tutti accomunati dalla passione per il pallone: calciatori, allenatori, commentatori sportivi, presidenti di club, scrittori, giornalisti, economisti, filosofi, architetti, chef, attori e registi, riuniti nel capoluogo lombardo per un palinsesto diffuso di eventi dal 27 settembre al 1° ottobre.

Si intitola Milano CalcioCity ed è un omaggio unico e originale al gioco più amato dagli italiani nella sua versione più pura, quella del tifo e dell'esperienza corale, dei campetti di quartiere, dei leggendari fuoriclasse e degli storici match, italiani e internazionali.

Un evento promosso dalla collaborazione tra il Comune meneghino e la Triennale di Milano, con la direzione artistica di Stefano Boeri e Alessandro Riccini Ricci e un network di appoggio che comprende il Csi di Milano (Centri sportivo italiano), i club FC Internazionale Milano e AC Milan, oltre ad alcuni oratori cittadini.

L'ex allenatore Fabio Capello. (Courtesy Triennale di Milano)
L'ex allenatore Fabio Capello. (Courtesy Triennale di Milano)
L'ex allenatore Fabio Capello. (Courtesy Triennale di Milano)

CALCIOCITY IN NUMERI - Cinque giornate, oltre cento ospiti, trenta appuntamenti, 2 squadre di serie A con il loro "bottino" di 10 Coppe Campioni e 36 Scudetti, tante sezioni tematiche e appuntamenti aperti a tutti gratuitamente. Partenza prevista il 26 settembre con un incontro sul rettangolo verde di Precotto alla presenza di Demetrio Albertini, Franco Baresi, Antonio Cabrini e Fabio Capello.

I TEMI IN GIOCO - Si va dalle storie dei grandi campioni del passato all'incontro tra pallone e letteratura, cinema, musica e teatro, passando per alcuni progetti di inclusione che hanno come fulcro i campi da gioco delle periferie urbane, con una ricognizione sulla componente femminile di questo sport.

Mario Corso, leggendario centrocampista dell'Inter. (Courtesy Triennale di Milano)
Mario Corso, leggendario centrocampista dell'Inter. (Courtesy Triennale di Milano)
Mario Corso, leggendario centrocampista dell'Inter. (Courtesy Triennale di Milano)

STORIES: IL CALCIO PARLATO E RACCONTATO - Ispirandosi alla tradizione tutta italiana del "bar sport", CalcioCity propone una serie di veri e propri "derby" dialettici tra volti noti di casa nostra divisi dalla rivalità calcistica, come quello intitolato "Foodball" tra le star dei fornelli Davide Oldani (interista) e Carlo Cracco (milanista), in programma per il 29 settembre.

Il calendario di eventi si apre il 27 settembre con le "Favole mondiali" rievocate da Antonio Cabrini, Fulvio Collovati e Giancarlo Antognoni, seguita dai racconti di Gianni Mura e dai grandi derby milanesi rivissuti da Teo Teocoli e dal duo Gino e Michele. Nei giorni successivi sarà la volta delle riflessioni sul rapporto tra calcio e architettura, letteratura, filosofia, con ospiti come Stefano Benni, John Foot, Enrico Brizzi, Massimo Cacciari e Giulio Giorello.

Ci sarà anche spazio per ricordare le due leggende del pallone Helenio Herrera e Nereo Rocco - con interventi di Mario Corso, Gianni Rivera, Luis Suarez, Enrico Bertolino e Gigi Garanzini - e un omaggio all'allenatore per antonomasia Oronzo Canà, alias Lino Banfi, che sarà premiato da Fabio Capello e Roberto Pruzzo.

Enrico Bertolino, tra gli ospiti di CalcioCity. (Courtesy Triennale di Milano)
Enrico Bertolino, tra gli ospiti di CalcioCity. (Courtesy Triennale di Milano)
Enrico Bertolino, tra gli ospiti di CalcioCity. (Courtesy Triennale di Milano)

FUORICAMPO - A margine dei dibattiti, ci sarà una sezione dedicata a 11 insolite storie legate al pallone, con le illustrazioni di ispirazione vintage di Osvaldo Casanova e l'esposizione delle Coppe della Champions League. Sempre nel segno dell'emozione e del ricordo sarà lo spettacolo del 30 settembre al Teatro Burri "Eravamo quasi in cielo con Giacinto Facchetti", che narra l'incredibile storia della squadra dei Vigili del Fuoco di La Spezia, vincitori del campionato di guerra mai omologato del '43-'44 contro il Torino di Vittorio Pozzo e Valentino Mazzola.

(Unioneonline/b.m.)
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