Sarà presentato lunedì alle 17, alla Fondazione di Sardegna (via San Salvatore da Horta) a Cagliari, il rapporto Mete 2023 sui dati dell’osservatorio regionale delle migrazioni redatto dal Centro Regionale Emigrazione-Immigrazione delle Acli Sardegna (CREI-ACLI). 

Interverranno l’assessora regionale Ada Lai, il presidente regionale delle ACLI Mauro Carta, Vania Statzu e Alessandra Pisu, componenti del gruppo di lavoro CREI-ACLI Sardegna.

Seguirà un dibattito animato da Luisa Salaris, professoressa di Scienze economiche e statistiche presso l’Università di Cagliari, e dai consiglieri regionali Alessandra Zedda e Valter Piscedda.  

«Anche in questo rapporto si evidenzia una situazione demografica con forti criticità – commenta Mauro Carta -. Il numero di abitanti continua a diminuire, il tasso di natalità è il più basso in Italia e quasi tutti i comuni presentano un saldo naturale e migratorio negativo; si rischia di avere, in pochi anni, una bassissima percentuale di persone in età lavorativa e un aumento ulteriore di anziani ultrasessantacinquenni. Anche quest’anno abbiamo esaminato una serie di aspetti che riteniamo essenziali per comprendere meglio la Sardegna: l’emigrazione dei sardi ma anche l’immigrazione sull’Isola (oggi in stasi), le decisioni degli studenti sul dove studiare e lo stato delle immatricolazioni, il dato demografico legato al reddito nei comuni e altre dinamiche ancora. Crediamo che questo rapporto possa essere utile a tutti coloro che sono interessati a capire meglio le dinamiche demografiche della Sardegna».

(Unioneonline/s.s.) 

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