Fare luce su memorie dolorose e su aspetti ancora controversi della storia italiana e alcuni dei nodi principali della seconda metà del Novecento. Sono i temi del libro “L’Italia di Piazza Fontana” di Davide Conti che viene presentato, alla presenza dell’autore, domani, mercoledì 29 novembre, a Cagliari alle 18, nella sede dell’Associazione “Antonio Gramsci”, in via Baudi di Vesme, 69

L’iniziativa, introdotta e coordinata da Laura Stochino e promossa da Issasco e dall’associazione “Antonio Gramsci”, con la collaborazione della libreria “Miele Amaro”.

Conti è uno storico, consulente della Procura di Bologna (inchiesta sulla strage 2 agosto 1980), già consulente della Procura di Brescia (inchiesta sulla strage 28 maggio 1974). È stato consulente dell’Archivio Storico del Senato della Repubblica e autore della ricerca sulla Guerra di Liberazione a Roma 1943-1944 che ha determinato il conferimento della Medaglia d’oro al Valor Militare alla città di Roma da parte del Presidente della Repubblica.

L’autore del volume spiega che «lo strumento per restituire alcuni dei principali nodi della crisi italiana, delle sue anomalie e delle complessità politico-sociali che le determinarono non poteva che essere un racconto polifonico di più fonti e soprattutto di molteplici voci: dagli operai agli industriali, dagli studenti ai poliziotti; dai dirigenti politici ai braccianti; dagli emigrati ai militari. Punti di osservazione essenziali che esplicitano i limiti stessi del governo dei processi storici. Attraversando rotture e continuità, torsioni e trasformazioni, crisi e modernità, è questo il Paese che giunge al 12 dicembre 1969, giorno in cui il Senato approva lo Statuto dei lavoratori mentre a Milano si prepara la strage di piazza Fontana. Il Giano bifronte della storia nazionale».

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