Il 15 novembre ricorre l’anniversario della battaglia di Alcoraz, combattuta nel 1096 dagli aragonesi contro i mori.

Una disfida che secondo la tradizione diede origine alla bandiera con i 4 Mori cara anche alla Sardegna e adottata dall’Isola come vessillo regionale ufficiale nel 1950.

Ad Alcoraz – in Spagna - si affrontarono gli eserciti di re Pietro I d’Aragona e di Al-Musta'in II, re della Taifa di Saragozza, che si contendevano la città di Huesca.

Vinsero le truppe di Pietro, grazie all’intercessione e al provvidenziale aiuto – racconta la leggenda – di San Giorgio.

Per ringraziare il Cielo, il sovrano aragonese decise dunque di adottare la nuova bandiera, che reca la croce del santo cavaliere e le teste dei mori sconfitti. Poi, quando la Sardegna entrò nell’orbita aragonese, il vessillo venne anche adottato dall’Isola, fino a diventarne il simbolo.

Ma, sull’origine della bandiera, ci sono – come è noto – anche altre versioni.

La più antica vuole che sia stato papa Benedetto VIII, nell’XI secolo, a inviare al popolo sardo il vessillo crociato di San Giorgio, invitandoli a combattere i mori. Cosa che i sardi fecero, inserendo sulla bandiera, una volta ottenuta la vittoria, le 4 teste dei mori sconfitti.

C’è infine, un’altra versione, secondo cui i Mori richiamerebbero due martiri, perseguitati e uccisi sotto l’imperatore Diocleziano, San Maurizio e San Vittore di Marsiglia.

A quest’ultimo, in particolare, rappresentato spesso come un moro bendato, venne intitolata un’abbazia nel sud della Francia, che ebbe nel corso del Medioevo alcuni possedimenti in Sardegna e in particolare nel Giudicato di Cagliari.

(Unioneonline/l.f.)

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