Il '68 e tanta Sardegna negli scatti di Fausto Giaccone in mostra a Milano
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C'è più che un pizzico di Sardegna nella mostra 68 Altrove dedicata al fotografo Fausto Giaccone appena inaugurata alla galleria Expowall di Milano e aperta al pubblico fino al prossimo 16 febbraio. E c'è anche un omaggio all'Album Sardo che proprio agli scatti del fotografo sull'Isola ha dedicato il 24° volume "Il vento del Sessantotto".
Un'occasione per celebrare quel "terremoto" sociale, politico e culturale che 50 anni fa ha scosso il mondo, partendo dalle aule universitarie per riversarsi nelle piazze e nelle strade coinvolgendo un'intera generazione. Ma se sono arcinote le immagini delle rivolte studentesche di Parigi, Roma e Milano, un po' meno lo sono i fermenti della rivoluzione in Sardegna, che hanno toccato gli atenei dei due centri di Cagliari e Sassari, ma anche Orgosolo, Nuoro, Mamoiada, Gavoi e Olzai, tra circoli giovanili, assemblee, picchetti e vere e proprie rivolte come quella di Pratobello contro la decisione di impiantare un poligono militare.
A fissare in immagini questa pagina di storia sarda è stato Fausto Giaccone, agli esordi nel 1968 come fotografo professionista, testimone della stagione della contestazione e delle agitazioni sindacali, e poi reporter per testate italiane e internazionali nel Portogallo della Rivoluzione dei Garofani, sui luoghi dello scrittore Gabriel García Márquez e in tante parti del mondo.
Sull'Isola sbarca nel novembre del 1968 con la sua Fiat 500 per il settimanale L'Astrolabio di Ferruccio Parri e realizza un servizio che si intitolerà "L'autunno rosso dei pastori", con scatti dei circoli giovanili di Orgosolo e Nuoro tra le bandiere di Che Guevara e del Vietnam, del comizio dell'allora presidente di Regione a Bono, con la folla che obbliga il politico ad affrontare i fischi della gente dal balcone del municipio, e della realtà operaia della Sir di Porto Torres.
A completare questo splendido affresco sardo, le immagini delle rivolte degli studenti di Valle Giulia a Roma, del terremoto del Belice, dei campi profughi della Giordania e dei quartieri popolari de Il Cairo.
(Unioneonline/b.m.)