Gavoi, dopo due anni di stop ritorna L'Isola delle storie
La rassegna in programma dal 4 al 7 luglio: si riparte dopo l’addio di Marcello Fois. Edizione dedicata a Daniela Zedda, Michela Murgia ed Enrico LaiIn passato qualche amministratore lo ha definito un miracolo laico, sia per le difficoltà organizzative sia per quella naturale propensione a fare da collante, a compattare una comunità. A Gavoi tutto il paese supporta l’evento, da sempre: tra i vicoli e le case in pietra amano vivere di cultura, a patto sia di qualità. Dal 4 al 7 luglio ritorna L’Isola delle storie, dopo due anni di attesa e l'addio di Marcello Fois alla direzione. La 18esima edizione del festival letterario quest’anno sarà dedicata a tre amici dell’appuntamento gavoese, scomparsi di recente: Daniela Zedda, Michela Murgia ed Enrico Lai.
Immersione letteraria
Uno dei festival letterari più apprezzati, punto di riferimento per gli amanti dei libri e delle idee. Un’oasi di cultura immersa nel cuore della Sardegna. L’associazione L’Isola delle storie ha messo in piedi un programma ricco e dettagliato. Quattro giornate intense, dai molteplici spunti. L’apertura giovedì 4 luglio, dalle 18.30, con l’inaugurazione delle mostre. Alle 21.30, poi, ci sarà il “Concerto per l’Europa”, il progetto di residenza artistica nato nel 2012 dalla collaborazione con gli Istituti di Cultura stranieri in Italia, con il patrocinio dell’Eunic (European Union National Institutes for Culture). Anche stavolta un gruppo di musicisti internazionali darà vita a una produzione musicale originale. Un racconto a più voci in grado di catturare le sinergie che si creano tra gli artisti, il luogo e la comunità. Per l’Italia sarà presente la cantante Francesca Corrias, mentre l’ospite speciale sarà il pianista ucraino Yuriy Seredin.
Gli incontri
La mattina di venerdì 5 luglio ritorneranno gli incontri dal balcone di “S’antana ‘e susu”, quest’anno dedicati agli “Universi femminili” e condotti dalla giornalista e scrittrice Elvira Serra. Da venerdì a domenica si affacceranno dal balcone: la scrittrice marchigiana Giulia Baldelli, con il suo libro “Le parole che mi hai lasciato” (Guanda 2024); Milena Agus, da poco in libreria con “Notte di vento che passa” (Mondadori 2024); Nicoletta Verna, autrice del recente “I giorni di vetro” (Einaudi 2024). Il ciclo “Orizzonti”, nello spazio ragazzi, nelle tre giornate invece ospiterà: Davide Meloni in dialogo con la scrittrice Sarah Savioli; Alberto Emiletti di Internazionale Kids in dialogo con Gianumberto Accinelli, entomologo e scrittore; di nuovo Davide Meloni con l’illustratore Andrea Antinori.
“Mezzogiorno di fuoco”
È un tassello imprescindibile. Fedele a un format collaudato, il festival rinnoverà gli incontri in piazza Sant’Antriocu. I temi di attualità, le grandi questioni, si prenderanno la scena, animeranno le discussioni. Tra diritti calpestati, violenza sulle donne, ma anche geopolitica e intelligenza artificiale. Si partirà venerdì 5 luglio con “Disordine mondiale”, in cui il filosofo Andrea Colamedici (con Maura Gancitano) dialogherà con il giornalista Witold Szabłowski, con l’analista geopolitico Manlio Graziano e con la giornalista di Internazionale, Annalisa Camilli. Sabato 6, invece, ecco l’incontro “Cara Giulia”. Maura Gancitano ospiterà Gino Cecchettin, padre di Giulia e autore del libro che dà il titolo all’incontro (Rizzoli editore 2024), e Lorenzo Gasparrini, filosofo femminista. Domenica 7, infine, si parlerà de “La sfida Intelligenza artificiale e creatività” con Stefano Bartezzaghi, enigmista e saggista. Quindi, il salone parrocchiale in piazza San Gavino accoglierà un nuovo spazio, in cui interverranno tra gli altri Alberto Capitta, scrittore e regista, in dialogo con Sara Puggioni (venerdì 5, ore 11); Elvira Serra con il suo “L’Altra. Storia di un'amante” (Solferino 2024), venerdì alle 18; il giornalista e scrittore Francesco Abate con “La trilogia del 900”, un incontro tra narrazioni e immagini (domenica 7 alle 11).
Il festival di Gavoi è pronto ad accogliere. Tra scrittori, giornalisti e illustratori, come quelli che animeranno Casa Maoddi, per “Terre di mezzo”. E sullo sfondo il museo Man, con l’opera di Francesco Panozzo “Interazioni antologiche. L’alveare e l’enciclopedia”.