Si discuterà della nascita della botanica e della realizzazione del primo orto botanico cagliaritano, giovedì 23 maggio a partire dalle 17 nell’aula Eva Mameli Calvino all’interno dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari. Lo spunto alla conversazione tra studiosi verrà fornito dal volume “Flora Sardoa (1748-1788)” di Michele Antonio Plazza, a cura di Giancarlo Nonnoi. 

Si tratta infatti del più antico trattato di botanica sistematica che si conosca sul mondo vegetale della Sardegna. Redatta dal chirurgo piemontese Michele Antonio Plazza (1720-1791), ancorché rimasta in ombra per un certo periodo, l'opera rappresenta da numerosi punti di vista una pietra miliare della ricerca scientifica in senso moderno condotta nell'Università del capoluogo sardo.

Costituisce infatti il primo lavoro originale e di ampio respiro realizzato da un docente dell'ateneo del capoluogo sardo, nel quale le acquisizioni di una pluriennale attività di indagine vengono esposte e ordinate ricorrendo alla rivoluzionaria tassonomia linneana, una metodologia che nella Penisola tardava ancora ad essere accolta. Una peculiarità che conferisce al volume assoluta unicità non soltanto in ambito locale, ma anche nel panorama degli studi floristici italiani del secondo Settecento.

Durante l’incontro, moderato dal giornalista Sergio Nuvoli, Mauro Ballero, Annalena Cogoni e Francesca Crasta - docenti rispettivamente di Botanica e Storia della Filosofia - dialogheranno con il curatore dell’opera.

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